Germania, Angela Merkel prepara il suo ritiro
La cancelliera Angela Merkel, in carica dal 2005, ha deciso di non candidarsi al congresso per la guida del suo partito, la CDU
Il voto in Assia è stato tremendo per la CDU di Angela Merkel, che pur rimanendo primo partito perde oltre dieci punti percentuali. Anche i compagni di larghe intese, i socialdemocratici della SPD, crollano di dieci punti, mostrando chiaramente come il voto dell’Assia vada letto in un’ottica nazionale, e precisamente come rifiuto delle larghe intese intraprese dai due partiti.
La cancelliera, dunque, ha preso atto del risultato, ha analizzato la situazione del suo partito e le fronde interne sempre crescenti e ha tirato le somme, annunciando oggi che non intende ricandidarsi per la guida della CDU al congresso del partito in arrivo tra un mese e mezzo, a dicembre. Contrariamente a quanto affermato in precedenza, quindi, questo mandato sarà l’ultimo di Angela Merkel alla guida dei cristiano-democratici tedeschi.
È chiaro, tuttavia, che questo passo indietro é solo la prima fase di un ritiro della politica tedesca che ormai pare avviato, e che nella CDU e nel paese divide elettori e politici. Se già negli ultimi anni la stessa della cancelliera pareva essersi offuscata, il risultato in Assia testimonia di un partito in forte crisi, con una incredibile necessità di rinnovamento.
In conferenza stampa, la Merkel ha dichiarato: “Come cancelliera e presidente mi assumo la responsabilità” per la sconfitta e per la situazione del partito. “È chiaro che così non si può andare avanti. L’immagine del governo è inaccettabile“, ha aggiunto. “E questo ha ragioni più profonde che ragioni di comunicazione“.
Si avvia adesso una fase delicata per la CDU, che in tutti questi anni aveva ormai preso forma attorno alla figura della cancelliera. La Merkel, infatti, é stata eletta cancelliera per la prima volta nel 2005, e ha ricoperto il ruolo ininterrottamente per 13 anni. Oggi questa storia si avvia alla conclusione. Allo stato attuale, sembra difficile immaginare una candidatura della Merkel, che potrebbe dunque rimanere cancelliera al massimo fino al 2021.
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