8 Ottobre 2015 - 15:55

Gigi Reder, oggi diciassette anni senza di lui

Gigi Reder

Gigi Reder, attore napoletano di origine tedesche, memorabile nel ruolo del Ragionier Filini, spalla di Fantozzi, scompariva l’8 ottobre 1998 a Roma

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Paolo Villaggio lo riteneva più comico di lui, e addirittura la Mazzamauro lo riteneva “immortale”.

Da buon napoletano, poi, era scaramantico, e rimane nel cuore di tutti grazie a quell’aspetto distratto e imbranato, con occhiali spessissimi che gli impedivano di ritirare la pensione ma non di giocare improbabili partite con quello che era l’antieroe per eccellenza della commedia italiana: il ragionier Ugo Fantozzi.

Gigi Reder, pseudonimo di Luigi Schroeder, una vita nel teatro e personaggio indimenticabile della saga fantozziana, moriva oggi di diciassette anni fa: fatale per lui un collasso cardiaco che lo portò via all’età di settant’anni.

Nato da una famiglia nobile di origini tedesche nel 1928, a Napoli, Reder aveva debuttato con i grandi della commedia teatrale napoletana: quei De Filippo che hanno lanciato decine di personaggi nel mondo dello spettacolo, e il ruolo del ragionier Filini era solo uno dei tanti ruoli di un attore che era una vera e propria maschera del teatro.

Gigi Reder

Gigi Reder, oggi diciassette anni senza di lui

Eclettico, in grado di calarsi in decine di parti diverse, recitò con Giorgio Albertazzi, con Scaparro e De Sica, apparendo in particolare in uno dei film più importanti di quest’ultimo quel “L’oro di Napoli” che come pochi altri raccontano storie della Napoli popolana, a cavallo fra gli anni quaranta e cinquanta.

Oggi Gigi Reder è conosciuto anche dai più giovani, anche da quelli che sono nati dopo che l’attore lasciò per sempre questo mondo lasciando un vuoto di decine di fans: perché Fantozzi è un’istituzione per questo paese, e il ragionier Filini era la sua spalla ideale.

Indimenticabile nella scena della partita di calcio tra scapoli e ammogliati, nei quali Filini giocava la parte dell’arbitro, ed anche quella in cui il ragioniere nasconde una radio in bocca per seguire Italia-Inghilterra “valevole per la qualificazione alla coppa del mondo”, mentre il potente megadirettore Guidobaldo Maria Riccardelli voleva imporgli la visione della Corazzata Kotiomkin, insieme a tutti i suoi colleghi d’ufficio.

Lo ricordiamo con affetto, con le stesse parole che gli furono tributate da Anna Mazzamauro nelle ore successive alla sua scomparsa, quando un nuovo capitolo della saga del ragioniere Fantozzi era già in programma ma Reder non ci sarebbe più stato.

“Era come se ad un caleidoscopio gli si togliesse la luce. Nell’ultima scena che girammo insieme davanti alla bara di un impiegato, gli faceva le corna. Dalle risate mi si scioglieva il trucco”

Ancora ciao, Gigi!

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