Governo, il PD propone una legge sul conflitto d’interessi
Il nuovo decreto legislativo sul conflitto d’interessi prende di mira la Casaleggio e Associati. Gli iscritti che ricoprono incarichi di Governo sarebbero costretti a dimettersi
Il PD sembra essersi definitivamente svegliato dal torpore. Il partito ha ripresentato ieri la proposta di legge sul conflitto d’interessi, molto simile a quella proposta nel 2016 e poi naufragata. Il testo è stato ampliato, con l’intenzione di prendere di mira la società di Casaleggio e la piattaforma Rousseau.
Il provvedimento è stato maturato dopo il finimondo accaduto mercoledì scorso in Aula, con Conte costretto a chiamare all’ordine i deputati dem. Lo stesso Emanuele Fiano, uno dei bersagli principali, avverte: “Siccome Conte ci ha accusati ingiuriosamente che noi l’avremmo interrotto per un problema di conflitto d’interessi, la nostra risposta è un testo sul conflitto d’interessi. Noi siamo pronti, ci facciano vedere loro, i 5 Stelle e i leghisti se lo sono.”
Per regolamento, la legge dovrà essere messa in calendario con corsia veloce. Anche Pier Silvio Berlusconi, interessato osservatore esterno in quanto ad di Mediaset Premium e figlio di Silvio, dichiara: “Sì, ho sentito, come poche volte, parlare di conflitti d’interesse e non solo di uno, in modo non ideologico. Ben venga una legge se riguarda tutti i conflitti di interessi. Non temo contraccolpi.”
Dal Movimento 5 Stelle arrivano parole d’intesa sulla questione. “Per noi il conflitto di interessi è un virus che per troppo tempo ha infettato qualunque azione che riguardasse la Pubblica amministrazione. Noi abbiamo deciso di estenderlo, anche se non ci sono interessi economici, non ci deve essere proprio più nemmeno l’ombra di compartecipazioni tra pubblico e privato.” ha dichiarato Paola Taverna, vicepresidente del Senato.
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