9 Novembre 2018 - 13:06

Governo, la Lega gioca l’ultima carta per egemonizzare l’azione politica

procedura di infrazione Inquinamento Salvini Di Maio Parlamentari

Governo, nella nuova puntata dello scontro tra Lega e M5S spunta ancora la prescrizione. Il progetto politico leghista sempre più allo scoperto

Da circa due mesi a questa parte, con l’inizio delle fibrillazioni interne alla maggioranza, il piano della Lega comincia a prendere forma, materializzandosi pian piano agli occhi degli italiani.

La scalata alla leadership di centro-destra – con il definitivo crollo di FI e di Berlusconi – unito ai numeri più che floridi dei sondaggi, hanno messo in moto una nuova fase dell’azione leghista che mira ad una piena egemonia anche nell’azione di Governo.

Dopo la discussione attorno il Dl Sicurezza e la prescrizione, infatti, è spuntato un nuovo aut aut verde sulla riforma penale.

Al grido di “Se non entra in vigore la riforma della giustizia allora la prescrizione non c’è” Salvini&Co. hanno deciso di giocare la carte finale per procedere nella giusta direzione.

In sostanza, questo nuovo diktat leghista fa emergere due specifiche questioni che investono tanto il presente quanto il futuro del movimento guidato dal Ministro degli Interni.

Dal punto di vista politico, la Lega sta facendo di tutto per prendere definitivamente le redini del Governo ed influenzare l’azione in maniera sistematica, percorrendo la strada della conferma numerica dettata dai sondaggi.

Praticamente, contrattaccando su qualunque proposta del M5S, gli ex padani stanno tentando in ogni modo di rilanciarsi politicamente a livello di esecutivo e legislativo – tentanto così di indebolire l’alleato di Governo, costretto ad accettare qualsiasi intromissione leghista in nome della possibilità di incidere sulla politica italiana – per poi sperare, sembra attorno la prossima tornata elettorale, nell’attacco definitivo alla leadership di contratto.

Questo punto è strettamente collegato alla questione partitica che investe il soggetto fondato prima delle Elezioni politiche del 4 marzo.

Difatti, con la consapevolezza di poter pretendere di più in caso di exploit alle Elezioni Europee, la Lega sta cercando in ogni modo di mostrarsi più grande di quanto non sia in realtà in modo da ritrovarsi (almeno nei piani del partito di Salvini) egemone nel futuro prossimo in un sistema partitico dominato dalle nuove ideologie.