23 Aprile 2018 - 14:42

Governo, cosa cambia con il mandato esplorativo a Fico

Governo: Mattarella affida il nuovo mandato esplorativo al Presidente della Camera Fico. Il ribaltamento della situazione politica dopo le regionali in Molise

La fase due imposta dal Presidente Mattarella ha preso ufficialmente piede per la formazione del nuovo Governo.

Con il mandato esplorativo affidato a Fico, il Capo dello Stato ha esternato la nuova strategia che intende superare l’impasse creatosi a quasi due mesi dalle elezioni politiche.

A differenza del precedente tentativo, con la Presidente del Senato Casellati, quello di Fico potrebbe portare ad una vera e propria svolta, ribaltando definitivamente il tavolo politico.

Infatti, a differenza del Premier interno incaricato Luigi Di Maio, il nome del Presidente della Camera avrebbe il merito di aprire nuovi scenari anche in virtù delle aperture di Rosato.

In pratica, procedendo per piccoli passi, nonostante l’incarico tenda a trovare una qualsiasi convergenza parlamentare si può dire che questa volta ci si attende un passaggio politico verso il centro-sinistra.

Tutto ciò è rivelato, oltre che dai messaggi lanciati da dieci giorni a questa parte, anche da due elementi che evidenziano come si possa arrivare ad un ulteriore passo con questo nuovo mandato esplorativo.

Il primo elemento, prettamente tattico, è dettato dal Patto di Legislatura presentato ieri dai pentastellati.

Nell’accordo di Governo si possono trovare diverse convergenze con i democratici che, inevece, trovano ben pochi riscontri nel partito di Salvini.

Continuando, quindi, l’avviata trasformazione politica del gruppo, il M5S sta mettendo in pratica anche una manovra politica.

Facendo leva sui risultati delle regionali in Molise, che sicuramente non è l’Ohio ma ha ulteriormente condizionato l’arena politica nazionale, i pentastellati possono far valere ancora di più la propria forza elettorale cercando anche di superare il problema Premiership.

Come detto, al contrario di Fico (che rappresenta, tra l’altro, la sinistra del movimento), Di Maio non è per nulla ben vista tra i dem.

Il dato elettorale, però, non consente ulteriori manovre nel centro – sinistra e potrebbe obbligare – come sembra accadere dopo l’ultima settimana – il Pd ad accettare un Governo di scopo, su forte pressione di Mattarella, orientato a pochi provvedimenti (necessari) e a traghettare il Paese verso un nuovo appuntamento elettorale nel giro di poco tempo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *