Governo Meloni, oggi la fiducia al Senato
Governo Meloni alla prova del Senato: nel pomeriggio parla la Premier, poi le dichiarazioni di voto (parlerà anche Berlusconi)
Ieri il neonato Governo Meloni ha ottenuto la fiducia della Camera dei Deputati: hanno votato a favore in 235 (su 389 votanti); 154 i contrari e 5 gli astenuti. Oggi nuovo passaggio istituzionale con l’esecutivo atteso alla prova del Senato.
Mentre scriviamo è da poco iniziato il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche della Premier, il cui testo è stato consegnato ieri a Palazzo Madama. Attorno alle 16.30 Meloni interverrà per la replica, alla quale seguiranno le dichiarazioni di voto sulla fiducia, tra le più attese quella di Silvio Berlusconi di ritorno in Aula con Forza Italia dopo nove anni, e infine la votazione nominale con appello.
La giornata politica
Nel frattempo, sempre in seno alla maggioranza di Governo, la Lega ha presentato oggi una proposta di legge per alzare il tetto del contante a 10mila Euro; primo firmatario l’onorevole Alberto Bagnai. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi al Maxxi di Roma per il Convegno sui 50 anni della fondazione di Avsi, ha intanto ribadito il sostegno dell’Italia all’Ucraina (“Non c’è pace senza giustizia, e in questo caso la giustizia è la sovranità dell’Ucraina (…) la libertà di un popolo non può essere conculcata con la violenza”) tornando anche sul tema dell’immigrazione: “Dobbiamo mettere al centro la persona. Combattere l’immigrazione illegale e favorire quella legale”.
Sul fronte dell’opposizione, il garante del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo assicura che i suoi sono “più uniti che mai” e che “non ci sarà spazio per correnti e correntine”, al culmine di un’assemblea tenuta questa mattina a Roma con tutti gli eletti.
Nel medesimo frangente, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha parlato di “furore ideologico” contro il Reddito di Cittadinanza. E ha aggiunto: “Secondo l’Istat ha salvato un milione di persone dalla povertà. Dire che chi percepisce il Reddito ed è idoneo al lavoro deve lavorare è una banalità (…) Un atteggiamento serio da parte di chi governa è dire: Lavoriamo tutti insieme per migliorare le politiche del Reddito”. Concetti ribaditi anche da Riccardo Ricciardi (vicepresidente del Movimento 5 Stelle) che a Repubblica fa notare: “Si contestano le politiche attive, dimenticando che sono le Regioni a doverle coordinare. E oggi 14 su 20 sono amministrate dal Centrodestra”.
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