19 Maggio 2018 - 14:45

Governo: il nuovo Esecutivo fra tempeste partitiche e nomi terzi

Governo Province

Governo e trattativa M5S – Lega. Gli intoppi partitici e bipartisan per il futuro Esecutivo giallo – verde

La corsa alla formazione del nuovo Governo sembra ormai giunta agli sgoccioli – con la conferma pentastellata su Russeau, in attesa dell’esito dei gazebo leghisti – ma l’accordo giallo – verde sembra essere messo in discussione anche da due ulteriori fattori.

Infatti, tanto nell’ambito partititico quanto in quello istituzionale l’asse in questione pare sempre sul chi va là soprattutto per cause esterne alla trattativa stessa.

In particolar modo a subirne le conseguenze più pesanti è la Lega, che dopo la riabilitazione di Berlusconi non solo si trova di fronte ad un bivio ma anche a fare i conti con il futuro in termini di crescita elettorale e di leadership nel centro-destra.

Questi due elementi, che segnano un vero e proprio punto di svolta nella coalizione, mettono in evidenza diversi segnali in cui si avverte da un lato la rottura definitiva della coalizione che ha preso il 37% alle ultime elezioni – dove molto ha fatto il ritorno prepotente in campo di Berlusconi – e la continuazione, almeno nell’ambito di appartenenza, di una partita a scacchi giocata sui nervi.

A ciò, allargando lo spettro e coinvolgendo i 5 Stelle, si associa anche la discussione sulla Presidenza del Consiglio in corso attualmente.

Se il Contratto di Governo può definirsi chiuso, altrettanto non lo si può dire con i nomi da proporre a Mattarella, che più volte ha richiamato alla funzione costituzionale (e non di notaio) del Presidente della Repubblica.

Le indiscrezioni degli ultimi giorni fanno pensare alla carica di primus inter pares ai grillini e 3/4 ministeri strategici ai leghisti ma la situazione sembra leggermente più complicata.

Difatti, mentre la Lega spinge per un nome terzo – seppur politico – , lo stesso non si può dire per il M5S che preferirebbe un rappresentante molto più schierato a dirigere i lavori di Palazzo Chigi.

Mancano poche ore alla fine del progetto da presentare a Mattarella e solo i prossimi giorni potrebbero svelare la presenza o meno del nuovo Governo.

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