Governo, salta ufficialmente l’incontro PD-M5S
La trattativa tra PD e Movimento 5 Stelle per il Governo si è incagliata. L’ostacolo principale sarebbe la richiesta di Di Maio per il Viminale
Di Maio al Viminale? No, grazie, trattativa arenata. Quello che sembrava un accordo in dirittura d’arrivo, tra PD e M5S, si è trasformato in un rebus. Dopo il lunghissimo vertice di ieri sera durato oltre 4 ore, le parti si sarebbero dovute rivedere stamattina alle 11, ma così non è stato. Il Governo PD-M5S, ora, è molto più lontano.
“Rivedremo il PD quando nei loro organi di partito avranno dato l’ok all’incarico a Conte. Nessun altro incontro fino a quando non avranno chiarito ufficialmente la loro posizione su Giuseppe Conte.” ha scritto, in una nota, il Movimento 5 Stelle.
Tra i nodi da risolvere ci sono anche le richieste di Di Maio che vuole per sé il ruolo di ministro dell’Interno e vicepremier, richieste ritenute inaccettabili dal PD. E infatti, le fonti dem accusano proprio l’ex ministro del Lavoro di sabotare e condizionare una trattativa che era in dirittura d’arrivo. E dai 5 Stelle il clima non è certo soddisfacente. Anzi, si dà addosso all’eventuale prossimo alleato di Governo.
“In una fase cosi delicata per il Paese non c’è tempo da perdere. Noi stiamo lavorando intensamente per dare risposte immediate ai cittadini. E dobbiamo sbrigarci perché il tempo stringe. Nel Partito Democratico, però, hanno ancora le idee confuse. Predicano discontinuità ma ci parlano solo di incarichi e di ministeri, non si è parlato né di temi né di legge di bilancio.” hanno fatto sapere dalle sedi centrali del Movimento.
Ora, dunque, la strada più logica saranno le consultazioni.
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