6 Giugno 2018 - 20:30

Governo: tra scintille, caos e discorsi, c’è la fiducia alla Camera

Camera

Con 350 voti a favore alla Camera, il Governo Conte si può dire istituito a tutti gli effetti. Tensioni in Aula durante la discussione del premier Giuseppe Conte

Dopo il voto al Senato durante la giornata di ieri, ad ufficializzare il Governo è il voto alla Camera. La legislatura Conte ottiene la fiducia con 350 voti a favore, 236 contrari e 35 astenuti.

Ma a prendere la scena non è stato tanto il risultato, quanto i discorsi e le scintille creatisi tra il Partito Democratico e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Scintille si sono registrate quando il premier ha citato la questione del conflitto di interessi, causando la dura reazione dei banchi del Partito Democratico.

Presidente Conte, prima studi, abbia l’umiltà di studiare: non venga qui a fare lezioni. Non è qui per concederci il privilegio di vederla osservare la Costituzione. Lei ha il dovere di rispettarla. E se vuole rispettare davvero la Costituzione, prenda quel programma che ha sul tavolo e lo riscriva, prenda la lista dei ministri e la riscriva. Sono sconcertato: lei è espressione di un governo che nasce sull’inganno. Il nostro augurio è che non faccia il pupazzo dei partiti.” ha dichiarato Graziano Delrio, capogruppo del PD alla Camera.

Un discorso che può servire quanto siano stati tesi i fili tra l’opposizione e i governanti, e che promettono battaglie molto aspre e dure, tra i perdenti e i governanti. Per una volta, però, a creare il caos in Aula è stato il PD, sovvertendo la sua immagine di “composta opposizione” che Martina aveva creato in questi giorni.

Che dall’opposizione si sia capito che solo battagliando duramente si può ambire alla ricrescita di un partito allo sfascio? L’inizio sembra aver dato segnali in questo senso. E forse la strada non è del tutto sbagliata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *