23 Giugno 2017 - 13:37

Gravina di Ginosa e le sue spettacolari case-grotta

Gravina di Ginosa: fra le case-grotta della Gravina di Ginosa e le meravigliose spiagge Bandiera Blu di Marina di Ginosa

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Ha inizio il nostro splendido ed avvincente Tour del Salento, nel quale visiteremo luoghi antichi ed incantevoli.

Fra siti storici noti o sconosciuti, luoghi naturalistici di rara bellezza, spiagge, mare, trekking e immersioni; vi condurremo alla scoperta di splendide terre, indicandovi tutti i consigli su dove andare, cosa vedere, dove dormire e dove mangiare.

Ma prima di giungervi, abbiamo effettuato una “tappa d’onore pre-tour”, per visitare la meravigliosa e sconosciuta Gravina di Ginosa.

Gravina di Ginosa. ©Animerranti

Pre-Tour del Salento: la Gravina con le sue case-grotta, e le spiagge Bandiera Blu di Marina di Ginosa.

Gravina di Ginosa: case-grotta. ©Animerranti

La tappa di oggi ci porta a Ginosa, Taranto, alla scoperta dell’ incantevole e poco conosciuta Gravina, e delle sue antiche case-grotta e chiese rupestri.

A differenza della sua “sorella” famosa, Matera, la Gravina di Ginosa è ancora poco conosciuta, e forse proprio per questo conserva quel suo fascino di vera autenticità.

Suddivisa principalmente in due zone, Il Casale e La Rivolta, disposte in un canyon lungo circa 10km, originatosi nel corso dei millenni.

Priva del turismo di massa, così come di punti d’informazione e accoglienza, può donarvi uno scenario dal fascino autentico, antico e suggestivo, valorizzato da opere storiche e naturali.

Gravina di Ginosa: case-grotta. ©Animerranti

Racchiude in se l’incredibile bellezza di un borgo antico, completamente scavato nella roccia e risalente a migliaia di anni fa, quando per la prima volta l’uomo l’ha abitato.

Potrete passeggiare per le stradine, osservando le antiche case-grotte, ed entrare liberamente al loro interno per ammirare “la storia con i vostri occhi”: stanze, camini, mangiatoie, dispense; tutto è scavato nella roccia, ed è conservato in maniera impeccabile.

E potrete ammirare le antiche chiese rupestri, fra cui la chiesa di Santa Barbara risalente al 1100 e la chiesa di Santa Sofia del tardo 600, in cui vi sono raffigurazioni antiche e suggestive.

Gravina di Ginosa: case-grotta. ©Animerranti

Un luogo senza tempo, dal fascino antico, magico e ipnotico, fra le murge, la gravina, le case-grotta, le chiese rupestri, il castello e la chiesa Madre.

E invece chiusa la chiesa madre, sita fra i due settori, che è stata costruita sull’antica necropoli sottostante. In pochi sanno che al suo interno sono conservate raffigurazioni originali risalenti al lontano 1600; vi è perfino un meraviglioso dipinto con la rarissima raffigurazione di Maria incinta.

Il nostro consiglio: Il fascino di questo luogo vi lascerà certamente esterrefatti, ancor più se a mostrarvelo sarà il Sig. Carmelo, un gentilissimo signore del luogo, nato e cresciuto lì ed oramai in pensione, che accompagna volontariamente i turisti alla scoperta della Gravina, e che potrà raccontarvi la storia di questo luogo senza tempo, perché l’ha vissuto lui stesso.

Gravina di Ginosa ©Animerranti

Carmelo non ha un recapito telefonico, ma potrete trovarlo in prossimità della chiesa Madre o chiedere di lui nel paese; tutti lo conoscono e potranno indicarvi dove trovarlo.

La Gravina è molto grande e antica, con strade sconnesse e dissestate; vi consigliamo,pertanto, di portare con voi scarpe comode, da ginnastica o trekking.

Indicazioni stradali: Per raggiungere la Gravina e visitare le case-grotta, una volta giunti a Ginosa, proseguite fino a Piazza Orologio, dove troverete la Torre dell’orologio; potrete parcheggiare l’auto lì nei pressi e proseguire a piedi verso sinistra, in direzione della chiesa madre. Da lì potrete andare in ambo i lati, verso un settore o l’altro.

Avvertenze: Attenzione a non superare il limite di velocità; vi sono infatti

Gravina di Ginosa: case-grotta. ©Animerranti

due autovelox all’ingresso ed all’uscita del paese ai quali non potreste sfuggire.

Curiosità: La Gravina è una tipica morfologia carsica della Murgia; e per gravine si intendono le incisioni erosive, molto simili ai Canyon e profonde anche più di 100 metri, scavate dalle acque meteoriche nella roccia calcarea. La Gravina di Ginosa è quindi un piccolo canyon, originatosi per effetto delle acque meteoriche che nel corso dei millenni hanno scavato il percorso.

E poi…

Dopo esservi incantati, e forse anche innamorati della gravina, potrete raggiungere Marina di Ginosa in meno di 30 minuti, dove vi attendono le spiagge di sabbia bianca e mare cristallino, riconosciute Bandiera Blu.

Dopo un tuffo in acqua ed un po’ di tintarella, potrete concludere la serata presso Masseria Savoia Resort, distante soli pochi minuti, dove vi attenderà una serata di relax e benessere, completamente immersi nella natura, fra ulivi secolari, piscina e cielo stellato.

Masseria Savoia Resort ©Animerranti

Dove dormire e dove cenare

Per il vostro soggiorno vi consigliamo Masseria Savoia Resort, una magnifica struttura completamente immersa nel verde, dove relax e benessere vigono padroni.

Lontana dal caos cittadino, nei pressi della statale, il resort è posizionato in posizione strategica per visitare tutte le zone limitrofe, fra cui la Gravina e le spiagge di Marina di Ginosa, o per proseguire verso Matera, Taranto, il Salento o la costa Calabra.

Dotato di circa 20 camere matrimoniali, luminose e spaziose, distribuite per tutta la superficie dell’immensa struttura e 3 delle quali situate nella splendida torre del granaio in cui anticamente si conservava il grano, la struttura è immersa in un agrumeto, ed in primavera si assiste ad un’esplosione di profumi, colori e sapori fra arance, mandarini e limoni.

Presso il Masseria Savoia Resort potrete immergervi nelle acque della grande piscina, adatta ad adulti e bambini, ed ammirare gli ulivi secolari o gioire di una passeggiata a cavallo.

La struttura offre anche un servizio di Ippoterapia.

Inoltre, presso il ristorante interno potrete gustare ottimi prodotti a Km 0, direttamente “dall’orto alla tavola”. Sarà un piacere per i sensi e per il palato cenare nella caratteristica sala, anticamente usata per l’essiccazione del tabacco, in cui si osservano ancora i segni tipici di quest’arte antica, e le antiche mangiatoie ora trasformate in vasiere.

Sono certa che il fascino di questa struttura, risalente al ben lontano 1823, vi lascerà meravigliosamente incantati.

Guarda la struttura: SitoWeb, Facebook, Booking.

Continuate a seguirci per scoprire le prossime tappe del Tour del Salento, e se anche voi amate viaggiare e volete condividere le vostre esperienze, i vostri racconti di viaggio, esporre dubbi, o semplicemente trovare l’ispirazione,  seguiteci alla pagina Facebook Animerranti e su Youtubee unitevi al nostro gruppo Anime in viaggio. 

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