Grillo propone a Draghi 10 punti: giovani, sviluppo sostenibile e transizione ecologica
Beppe Grillo, il fondatore e garante del M5S, poco prima dell’incontro con Draghi pubblica un post in cui elenca 10 punti che intende portare al tavolo. Praticamente tutti ruotano intorno all’ambiente, ma c’è un occhio di riguardo per i giovani e le iniziative in sede europea
In alto i profili. È con la sua solita ironia che Beppe Grillo introduce il suo contributo alla formazione al cosiddetto Governo di “altissimo profilo” evocato dal Capo dello Stato. Per la precisione, si tratta del titolo di un post su Facebook che Grillo ha pubblicato poco prima di prendere parte alle consultazioni della delegazione 5 stelle con il premier incaricato Mario Draghi. Un post che contiene i 10 punti programmatici che Grillo intende sottoporre all’attenzione di Draghi. E sono tutti temi che ruotano intorno a uno dei cardini delle politiche pentastellate: l’ambiente. Ma ci sono anche giovani, occupazione e “società benefit”.
Transizione ecologica
Grillo propone di fondere il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dello Sviluppo economico creando così il Ministero della Transizione Ecologica come hanno fatto Francia e Spagna. E di nominare a capo di esso una persona di alto profilo scientifico e di visione. Inoltre, al neonato Ministero dovrebbe andare la competenza della politica energetica, oppure trasferirla al Ministero dell’Ambiente. Esattamente come avviene in altri paesi.
Per Grillo poi, l’Italia dovrebbe gemellarsi con One Planet Summit, organismo francese che riunisce gli attori pubblici e privati allo scopo di centrare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. E rilancia, proponendo di organizzare il prossimo sumit a Roma, e gli altri nelle altre capitali europee.
Sostiene anche la creazione di un Fondo Pensioni per la Transizione Ecologica. Uno dai vincoli molti stringenti: accesso ai soli cittadini italiani, investe solo in attività sostenibile. Secondo Grillo, gli anziani che versano in questo fondo potrebbero fare un investimento per il futuro dei loro figli e nipoti.
Sviluppo Sostenibile
Il principio dello Sviluppo Sostenibile è oggi uno dei pilastri delle politiche europee, tanto da essere presente persino nel mitologico Trattato della UE. E infatti, Grillo chiede che lo sviluppo sostenibile entri anche nella Costituzione Italiana, modificando gli Art.2 e 9 della Carta Fondamentale, in modo da introdurre finalmente ed esplicitamente lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente quali princìpi fondamentali della Costituzione.
Propone anche la nascita di un Consiglio superiore per lo sviluppo sostenibile, come avviene già in Germania e Francia, composto da pochi membri di altissimo profilo, nominati dal Capo dello Stato. Il loro ruolo sarebbe quello di “Corte Suprema per lo Sviluppo Sostenibile”. In questo modo, Grillo da sponda anche a Conte, che giusto ieri parlava dell’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile, in riferimento alla sua maggioranza uscente, ma si innesta a pieno titolo nella partita ecologica europea.
E propone l’abolizione degli ecoincentivi per attività nocive: “La Commissione europea ci dice: volete spendere i nostri 80 miliardi per ridurre l’impatto ambientale, ma state spendendo i vostri 20 miliardi con sovvenzioni che lo aumentano” scrive Grillo, ironizzando. Questi sussidi in Italia valgono oltre 37 miliardi di euro l’anno, e nonostante le proposte del Ministro Costa, al momento non sono stati eliminati o ridotti a sufficienza.
Grillo non dimentica i giovani
Grillo non dimentica i giovani e la piaga della disoccupazione giovanile. E richiama il programma Garanzia Giovani tanto voluto dall’UE. Per i cosiddetti NEET, entro 4 mesi dal compimento dei 18 anni vanno offerti corsi di formazione, praticantati, denaro o buoni acquisto, finanziamenti per start up. E propone l’istituzione di un Ministero per i Giovani, per coordinare tutte le politiche a loro favore.
Propone sgravi fiscali consistenti per le cosiddette società benefit e a quelle che lo diventino. Sgravi in misura del 20% per le big e del 15% per le piccole e medie. E ricorda che se Enel, ENI, Barilla e altre big nazionali diventassero “benefit corporations” come la Danone, il sistema Italia ne gioverebbe altamente.
Infine, Grillo conclude il suo post citando Radio Londra ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, con le parole in codice “Le fragole sono mature. Le fragole sono mature”. Una boutade, nel suo solito stile, che invita ad una resistenza ecologista contro il liberismo nemico dell’ambiente e dell’uomo.
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