8 Gennaio 2020 - 15:46

Guerra USA-Iran: le mosse di Trump hanno un senso?

Trump

Dopo l’uccisione del generale Soleimani, la vendetta dell’Iran nei confronti degli USA era inevitabile. Tutta colpa dell’inadeguatezza di Trump

Un presidente semplicemente inadeguato. Inesistente. Che riesce a far rimpiangere addirittura Nixon o George W. Bush, il che è tutto un dire, considerando la “grandiosità” della loro era presidenziale. Donald Trump, ancora una volta, dà prova di essere una guida sconsiderata degli Stati Uniti, che non conosce la diplomazia. Un presidente che, siccome guida la corazzata più potente del mondo, sia economicamente che politicamente, pensa di potersi permettere di far scoppiare una guerra dall’altra parte del mondo. Una mossa che non ha né capo né coda.

L’uccisione del generale Soleimani, avvenuta ieri, ha scatenato il perfetto pretesto per l’inizio di una guerra nucleare, l’ennesima. E questo, Trump lo sapeva benissimo, conosceva perfettamente tutti i rischi e tutto ciò che sarebbe capitato, le reazioni del Paese iraniano. Del resto, non è una cosa che coinvolge solamente il Paese americano, ma anche tutti i Paesi partecipanti alla NATO. E qui sta il bello. Perché da una parte vi è l’Unione Europea, che di sicuro non vuole cominciare una nuova guerra terroristica contro i propri interessi. Dall’altra, vi è però l’obbligo dei Paesi della NATO ad aiutare i soldati americani.

Trump ha incastrato l’Europa, ancora una volta succube degli USA, in una guerra che si poteva ampiamente evitare. Le cause sono molteplici, c’è una lunga trafila da percorrere per capire come si sia potuto nuovamente arrivare a questo punto tragico. Una cosa, però, è certa: all’America non importa niente, né dell’Iran, né dei paesi della NATO né di altre realtà. L’unica cosa che conta è che la mossa effettuata dal presidente lo scorso 8 Maggio 2018, con il ritiro dall’accordo nucleare, porta ancora strascichi indelebili. Ma, dopo quasi due anni, possiamo tranquillamente dire che non ha avuto il benché minimo senso.

Una mossa di un pazzo

Quel che è certo è che ci troviamo di fronte ad un comportamento poco normale, di cui non si comprendono minimamente i motivi. La guerra tra USA e Iran ha alla base un’incertezza generale su cosa possa aver mosso Donald Trump. Dopo il ritiro dagli accordi sul nucleare, l’economia iraniana pian piano ne stava pagando le conseguenze. Il Paese non riusciva più ad uscirne fuori, e proprio per questo fatto le forze più estremiste di Khamenei (a cui apparteneva anche Soleimani) presero piano piano il sopravvento, fino al punto raggiunto oggi.

Dunque, a conti fatti, possiamo fermamente affermare che Donald Trump si sia rovinato con le sue stesse mani. Gli sviluppi degli ultimi giorni hanno creato ancora più confusione. Molti si sono chiesti come mai il presidente abbia deciso di ordinare l’uccisione, soprattutto quando i due presidenti prima di lui avevano rifiutato di farlo per paura dell’inizio di una nuova guerra. E inoltre, perché proprio ora?

Semplicemente, la spiegazione più diffusa (paradossalmente) è quella che non vi è alcun motivo dietro. Siamo semplici spettatori degli atti di un folle che ha in mano l’arma più potente del mondo, la leadership più influente, ma che non sa minimamente cosa farci.