Il cielo di Budapest si colora di azzurro, doppio podio per l’Italia

Grazie alla doppietta della Ferrari e la vittoria nei 1500 stile libero di Greg Paltrinieri, l’Italia conquista lo scalino più alto sul podio di Budapest

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Domenica da ricordare per lo sport italiano che ha festeggiato due volte sotto il cielo di Budapest. Due vittorie per niente facili quelle che hanno visto come protagonisti nella giornata di ieri Sebastian Vettel, primo nel Gran Premio d’Ungheria, e Gregorio Paltrinieri, oro nei 1500 metri stile libero. L’ingrediente comune? L’intelligenza.

Dichiara l’atleta carpigiano classe ’94: “Sono contento, è stata una gara difficile, più del previsto. Romanchuk è stato lì fino alla fine e ho vinto quasi allo sprint”. Infatti, sono stati decisivi gli ultimi 200 metri, dove il campione tricolore ha distaccato il rivale ucraino non consentendogli di passare al comando. Chiave per la vittoria è stata la voglia di “vendicare” la sfortunata gara degli 800 metri di qualche giorno prima, in cui il nuotatore romagnolo ha imprevedibilmente mancato il primo posto in favore del suo connazionale Gabriele Detti.

Del tutto analoga la vittoria del pilota della Ferrari all'”Hungaroring” di Budapest, che di certo non aveva iniziato la gara nel migliore dei modi. Dopo i problemi riscontrati allo sterzo sin dalle prime battute, la mente ha superato l’istinto: fondamentali per Vettel sono stati sia l’astuzia, che gli ha permesso di tenere a bada la sua ormai risaputa voglia di andare sempre più forte spingendolo a non ricercare l’appoggio sui cordoli onde evitare di irrigidire lo sterzo, nonché la perfetta sintonia con il suo compagno di squadra, Kimi Raikkonen, il quale ha svolto un ruolo cardine per questa trionfale doppietta, comportandosi da fedele “gregario” e evitando che la Mercedes recuperasse terreno sul pilota tedesco.

Non sempre è utile affidarsi al proprio talento; a volte è meglio riflettere con intelligenza su quale sia la strada migliore per il raggiungimento della vetta.

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