31 Gennaio 2020 - 16:42

Il Diritto di Opporsi (Jusy Mercy) – Recensione Senza Spoiler

il diritto di opporsi

Film del 2019 diretto da Destin Daniel Cretton, Il Diritto di Opporsi (titolo originale Just Mercy) è un film drammatico con Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson, disponibile nelle sale italiane dal 30 gennaio 2020

Il Diritto di Opporsi è uno di quei film impossibili da giudicare o recensire prettamente dal punto di vista cinematografico. Ci sono pellicole che apprezziamo per la regia, altri per la fotografia, altri per la trama o per i loro personaggi indimenticabili. Just Mercy – questo il titolo originale del film – è un film che racconta qualcosa di talmente umano, che supera il concetto stesso di cinematografia.

Il Diritto di Opporsi, una storia vera della Georgia

Perché con questo Il Diritto di Opporsi, film drammatico basato su una storia vera e triste, ci troviamo dinanzi a un confronto col concetto di umanità, analizzato nella sua brutalità galvanizzata dal pregiudizio più totale. I fatti realmente accaduti ritraggono Walter McMillian (interpretato da un fenomenale Jamie Foxx) che grazie l’aiuto del giovane avvocato Bryan Stevenson (un tiepido ma promosso Micahel B. Jordan) farà appello alla sua condanna per omicidio, dimostrando la propria innocenza.

La ricerca della verità e la trasparenza di quest’ultima sono le tematiche che il film intende analizzare e trasmettere. Basti vedere la scena finale, prima delle consuete didascalie che rimarcano la realtà che abbiamo visto in parte nel film, dove i due protagonisti si stringono la mano dietro un bicchiere d’acqua, simbolo della trasparenza.

L’innocenza che si spegne, la giustizia che divampa

Perché McMillian non è solo è innocente, ma è condannato a morte ingiustamente. Incarcerato, costretto a vedere i propri amici morire sulla sedia elettrica, disintegrato nell’anima fino a credersi da solo un assassino e un colpevole. Michael B. Jordan abbandona i panni da fisicato uomo d’azione dopo Creed e Black Panther per dedicarsi a un ruolo sicuramente più sfaccettato, ma comunque determinato. Un giovane avvocato che sceglie un percorso lungo e tortuoso, sfidando chiunque ostacoli la giustizia e la verità.

Una manifestazione d’amore verso il proprio lavoro e verso il rispetto dei diritti umani, un significato talmente fondamentale che a volte sembra, paradossalmente, dimenticato un po’ da tutti. Il Diritto di Opporsi non offre alcun virtuosismo artistico, nonostante alcune inquadrature suggestive e una colonna sonora ben calzante, il film è pienamente riuscito perché riesce ad appassionare, emozionare, commuovere, in molti tratti anche arrabbiare.

Grandissimo Jamie Foxx, convince anche Michael B. Jordan

Gli interpreti rispondono a una dura prova, su tutti spicca un Jamie Foxx. L’attore vincitore di un premio Oscar come Miglior Attore Protagonista in Ray è memorabile in una delle sue interpretazioni più belle di sempre. Sicuramente la prima all’altezza dopo Django Unchained nel 2012 sotto la regia di Quentin Tarantino. Meno convincente, visto il suo ruolo decisamente più marginale, l’altra attrice premio Oscar Brie Larson. La nota attrice che recentemente è entrata nel Marvel Cinematic Universe nei panni della fortissima Captain Marvel funge da comprimario piuttosto dimenticabile, non sfruttando pienamente il potenziale della sua attrice.

Bellissima la citazione iniziale al film Il buio oltre la siepe, con la quale il film di Cretton condivide la guerriglia del tribunale, in cui un buon uomo dovrà dimostrare l’innocenza di un condannato a morte. Se nel celebre film del ’62 si parlava di come fosse impossibile uccidere il canto di un usignolo, in Il Diritto di Opporsi si rimarcano gli alberi (e quindi un’altra forma di vita) e in particolare i pini come osservatori del cielo infinito.

Il Diritto di Opporsi è un film vero. Vero come l’evento che trasporta sul grande schermo, vero in ciò che dice, vero nel difendere l’uomo dinanzi all’ingiustizia dell’uomo stesso, capace inspiegabilmente a sbattere la testa contro il muro pur di non accettare la realtà. Possono morire i criminali e gli innocenti, possono morire gli usi e i costumi, ma ciò che non deve mai morire è la verità e il diritto di opporsi per difenderla.