13 Febbraio 2021 - 12:46

Il giuramento del Governo Draghi

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L’Italia ha un nuovo governo guidato da Mario Draghi. Oggi al Quirinale il giuramento dei 23 ministri convocati per formare il nuovo governo

Da mezzogiorno di oggi l’Italia è entrata nell’era Draghi, con il giuramento dei ministri annunciati ieri sera dal nuovo presidente del Consiglio. In tutto 23 personalità con 15 uomini e 8 donne. La cerimonia si è svolta nel Salone delle feste del Quirinale; i giornalisti hanno dovuto seguirla in diretta streaming, per rispetto della normativa contro la diffusione del Coronavirus. Dopo il giuramento, la cerimonia del passaggio della campanella tra Conte e Draghi; poi il primo Consiglio dei ministri del nuovo esecutivo.

Alle 13.00 è prevista la cerimonia del passaggio della Campanella tra Conte e Draghi dando così vita al terzo governo della legislatura. I Ministri, come consuetudine sono stati chiamati uno ad uno a giurare. La frase ripetuta da tutti i ministri è:

“Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne realmente la Costituzione e le leggi, e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione.”

I contrari al governo

Le scelte di Draghi non potevano soddisfare interamente i partiti e infatti non li hanno soddisfatti: nei 5 Stelle è scattata la rivolta di 30 senatori, dopo l’addio annunciato giovedì da Di Battista; il PD deve adattarsi rapidamente alla convivenza col centrodestra e dovrà spiegare perché non ha ministre; in Forza Italia ci sono malumori perché ha prevalso l’ala più governista anche se Berlusconi si dice soddisfatto; Salvini, scrive Verderami, «sembra già stretto nella morsa» tra la Meloni di lotta e il Giorgetti di governo.

Ma l’unico aspetto che rileva adesso è la personalità del premier, l’indipendenza mostrata nelle scelte, e la certezza che ha persone funzionali per fare le tre cose che gli chiedono gli italiani: scrivere un Recovery Plan impeccabile, e quello può farlo in tre giorni anche bendato; contrastare il dilagare delle varianti del virus; rilanciare l’economia. Non sarà un cammino facile ma la luna di miele — presumibilmente — non sarà breve: dal whatever it takes, la celebre frase con cui salvò l’euro, per un po’ passeremo al whatever he takes, qualunque cosa prenda e faccia sarà o sembrerà giusta. Almeno all’inizio.