17 Settembre 2021 - 10:35

In Vietnam infuria la Variante Delta: lockdown prolungato di un mese

Covid Vietnam

Circa 2300 militari presidiano le strade con posti di blocco e transenne: anche in Vietnam ci sono tre fasce di rischio. Cosa sta succedendo

Da Paese modello nella lotta alla prima ondata dello scorso anno, oggi il Vietnam fa i conti con una rapida escalation di casi di Covid-19 legati alla variante Delta: solo nella città di Ho Chi Mihn vengono registrati giornalmente 87mila casi. I morti nelle ultime settimane hanno raggiunto la cifra record di 2275, con un picco negativo il primo settembre, quando i decessi giornalieri furono 840.

Per affrontare la più grande epidemia della sua storia, il Vietnam è entrato in lockdown duro lo scorso 23 Agosto, e le misure di contenimento saranno prorogate per ancora un mese: i primi ad abbassare le saracinesche, ai primi di Giugno, sono stati ristoranti e luoghi di ritrovo.

Poi il Governo socialista ha previsto un grande dispiegamento di forze con l’arrivo nel Paese di circa 2300 militari il cui obiettivo è quello di presidiare le strade, con posti di blocco e transenne, ed elargire beni di prima necessità alla popolazione che si trova in distretti particolarmente soggetti al rischio contagio, dove – tra l’altro – anche i supermercati sono chiusi.

Anche il Vietnam quindi, è diviso in varie zone di rischio (verde, giallo, rosso) ma – come spiega la dottoranda del Politecnico di Hong Kong Giulia Cuini a IlFattoQuotidiano.it, questa misura non garantisce la ripresa in sicurezza della mobilità interna: anche nelle zone considerate a minor rischio contagio, infatti, le strade sono molto piccole e garantire il distanziamento diventa quasi un’utopia.

La campagna vaccinale

Procede a rilento anche la campagna vaccinale: ad oggi solo il 6% della popolazione vietnamita è completamente immunizzata, mentre il 30% ha ricevuto una sola dose. I vaccini più utilizzati sono il Sinovac (dalla Cina ne sono arrivate scorte pari a circa 5 milioni di dosi) e il russo Sputnik. Anche l’Europa, tuttavia, è decisa a dare il suo contributo alla vaccinazione di massa in Vietnam: nei giorni scorsi, in particolare, Francia e Italia – nell’ambito del progetto Covax – hanno fatto arrivare nella vecchia Saigon un milione e mezzo di dosi del vaccino AstraZeneca.