31 Marzo 2016 - 19:28

lndagini in corso all’Eni di Potenza

All’Eni di Potenza un’inchiesta del Noe ha portato agli arresti domiciliari cinque funzionari e dipendenti dello stabilimento di Viggiano. Tra gli indagati risulta anche Gianluca Gemelli, compagno della ministra Federica Guidi

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All’Eni tira brutta aria, in tutti i sensi. Infatti, in seguito alle indagini avviate dal Noe (Nucleo operativo ecologico dell’Arma dei Carabinieri), è stata posta sotto sequestro parte dell’impianto Eni, sita nel paese di Viggiano in provincia di Potenza.

La sede adibita al trattamento del petrolio estratto in Val d’Agri è al centro di un’inchiesta, che coinvolge diverse province oltre quella di Potenza (Roma, Chieti, Genova, Grosseto e Caltanissetta). Nel corso degli accertamenti, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, i provvedimenti cautelari sono stati volti a perseguire cinque funzionari e dipendenti del centro oli dell’ Eni di Viggiano. Per gli indagati dell’azienda petrolifera sono stati quindi disposti gli arresti domiciliari perché ritenuti responsabili, a vario titolo, di “attività organizzate per il traffico e lo smaltimento illecito di rifiuti”.  

lndagini in corso all'Eni di Potenza

Federica Guidi

Fra gli indagati risulta anche Gianluca Gemelli, imprenditore, commissario di Confindustria Siracusa e compagno di Federica Guidi, la ministra allo Sviluppo Economico. L’accusa per Gemelli è di illecito traffico di influenze, poiché, sfruttando il prestigio politico della sua relazione con la Guidi, era riuscito ad ottenere da Giuseppe Cobianchi, dirigente della Total, “vantaggi patrimoniali” a vario titolo, con tanto di abilitazione alla “bidder list delle società di ingegneria” della multinazionale francese, e la partecipazione “alle gare di progettazione ed esecuzione dei lavori per l’impianto estrattivo di Tempa Rossa”.

Le intercettazioni emerse dall’ordinanza del gip di Potenza però non risparmiano neanche la stessa ministra Guidi, che per ora non è indagata. Riferendosi al decreto Sblocca Italia, il 5 novembre 2014 la Guidi informava il compagno che nella Legge di Stabilità sarebbe stato reinserito un emendamento relativo al trasporto e allo stoccaggio di idrocarburi, che avrebbe avvantaggiato la Total in relazione al progetto Tempa Rossa nella Val d’Agri

Nell’ambito della stessa inchiesta è finito ai domiciliari l’ex sindaco di Corleto Perticara (Pz). Intanto Eni, che ha garantito la sua collaborazione totale con la magistratura, non ha commentato, in attesa che i legali facciano chiarezza sulla situazione. 

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