11 Gennaio 2024 - 18:02

Chi sono e cosa fanno gli influencer? Ora l’Agcom sa rispondere

Approvate le Linee Guida che impongono agli influencer (in qualità di editori) il rispetto delle norme contenute nel Tusma. In attesa della ratifica di un vero e proprio codice di condotta

Influencer

A margine del caso Ferragni-Balocco, l’Agcom ha approvato le Linee Guida che garantiscano il rispetto, da parte degli influencer, delle norme contenute all’interno del Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi. Nel provvedimento, i creator digitali operanti in Italia sono equiparati agli editori e ricevono la loro prima definizione giuridica in quanto “soggetti che creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi, sui quali esercitano responsabilità editoriale, tramite piattaforme per la condivisione di video e social media”.

Le Linee Guida, il risultato di una consultazione pubblica aperta dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni a settembre scorso, si rivolgono agli influencer che hanno raggiunto un milione di follower e i cui post hanno maturato un tasso di engagement rate pari o superiore al 2%. Le stesse riguardano in particolare le comunicazioni commerciali (si chiede agli influencer di riportare sui propri post una scritta che chiarisca immediatamente la natura commerciale della comunicazione) e la tutela dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport.

All’Agcom il compito di vigilare sul rispetto delle Linee Guida e la possibilità di intervenire, attraverso un meccanismo di richiami e ordini, per chiedere l’adeguamento o la rimozione dei contenuti. Per gli influencer che non rispettino queste norme sono previste multe da 258.000 a 600.000 Euro.

L’approvazione delle Linee Guida che equiparano i content-creator a tutti gli altri professionisti della Comunicazione soggetti alle norme del Testo Unico, fa da apripista all’imbastimento di un Tavolo Tecnico che porterà alla stesura di un codice di comportamento degli influencer: alla discussione parteciperanno anche quei soggetti che fanno da intermediari tra le star dei social e le aziende.

Al quotidiano La Repubblica il presidente Agcom Giacomo Lasorella saluta l’approvazione delle Linee Guida (qui il testo del comunicato ufficiale) come la “fine del Farwest degli influencer”, ribadendo che la contingenza con il caso Ferragni è assolutamente marginale: “Non personalizziamo. Studiamo la questione da prima che questo caso di cronaca avesse luogo“; e rispondendo a quanti avanzano perplessità rispetto alla “soglia critica” di un milione di follower a partire dalla quale un creator digitale è tenuto a rispettare le norme contenute nel Tusma: “Troppo alta? Abbiamo bisogno di monitorare costantemente gli influencer. E’ impensabile che l’Autorità pedini decine di migliaia di persone”. Infine assicura: “E’ una soglia sperimentale, siamo pronti a cambiarla in qualsiasi momento. Mi aspetto che anche un influencer più piccolo abbia il buon senso di seguire la strada virtuosa che indicheremo“.