22 Settembre 2022 - 17:03

Iran, ancora sangue per Mahsa Amini

Iran, ancora sangue per Mahsa Amini. Limitato l'accesso a Instagram e WhatsApp nella provincia del Kurdistan e nella capitale Teheran

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In Iran continuano, per il sesto giorno di fila, le proteste per Mahsa Amini, la ventiduenne morta poco dopo essere stata arrestata dalla polizia morale di Teheran. Il motivo della sua scomparsa? Aver indossato il velo islamico in modo scorretto.

Iran: limitato l’accesso a Instagram e WhatsApp

 Le autorità hanno deciso di limitare l’accesso a Instagram e WhatsApp. A renderlo noto NetBlocks, la famosa organizzazione di controllo che monitora la sicurezza informatica.

Trentuno le vittime

L’Ong Iran Human Rights (Ihr) riferisce che sarebbero trentuno le vittime della repressione. Tra i morti c’è anche un ragazzo di 16 anni.

Iran occidentale: interruzuone quasi totale di Internet

La scorsa notte NetBlocks ha rilevato e segnalato un’interruzione quasi totale del servizio Internet.

È successo, precisamente, in due zone:

  • Nella provincia del Kurdistan (nell’Iran occidentale) dove era nata Amini.
  • Nella capitale Teheran, dove la ragazza è stata arrestata. 

I video in rete: ecco il contenuto

In rete ci sono molti video e molte foto che hanno ripreso delle dinamiche fondamentali di questa vicenda:

  • L’arresto di Masha.
  • Le rivolte delle donne che bruciano il velo e si tagliano i capelli.

Iran: la ribellione esasperata delle donne

Le donne, in molti video, sventolano il velo in aria o bruciano gli hijab, gridando a gran voce:  

“No al velo, no al turbante, sì alla libertà e all’uguaglianza!”

#MahsaAmini

L’hashtag persiano #MahsaAmini ha raggiunto oltre 3 milioni di menzioni su Twitter, mentre la magistratura iraniana ha confermato la presenza di una commissione di inchiesta sulla morte di Amini.

Il monito di Joe Biden

Potente il monito del presidente Joe Biden che ieri ha chiaramente esplicitato che gli Usa sono “al fianco delle coraggiose donne iraniane”.