Istruzione, via libera all’uso degli smartphone in classe
La notizia arriva dal Ministero dell’Istruzione: bisogna fermare il divieto sull’uso degli smartphone in classe. Si parla anche di WiFi libero a scuola
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A prendere parola sull’argomento è il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Davide Faraone, che dai microfoni di Melog su Radio24 ha parlato del divieto dell’uso dello smartphone in classe come di un atteggiamento luddista fuori dal tempo.
“Si tratta solo di prendere atto della realtà e trasformare uno strumento concepito solo come qualcosa da proibire in uno strumento utile per la didattica. Molto presto quasi tutte le scuole italiane saranno cablate e se saranno cablate dovremo dotare gli studenti di strumenti che probabilmente già hanno, per poter sviluppare una didattica orizzontale nell’utilizzo del digitale” queste le parole di Faraone, che aggiunge “il tema è prevedere un uso del digitale nella didattica abbastanza normale, come già accade nella vita quotidiana di ragazzi e ragazze.”
In questa lotta al proibizionismo, il sottosegretario sottolinea l’importanza del personale docente, che dovrà occuparsi di far utilizzare queste tecnologie nella giusta direzione, vietando agli alunni lo scambio di messaggi e telefonate.
L‘obiettivo è quello di raggiungere entro il 2020 un’importante innovazione del processo educativo, basato sull’interazione costante degli studenti e per il quale il Governo ha già stanziato un miliardo di euro. “Il governo sta investendo in modo consistente per arrivare ad una digitalizzazione sempre più diffusa nelle scuole e suona quasi una contraddizione vietare l’uso di qualsiasi dispositivo durante le lezioni. Questo divieto è un atteggiamento fuori dal tempo. I vantaggi di smartphone e tablet in classe sono numerosi dal punto di vista didattico, per l’inclusione di alunni disabili, e nella lotta al cyberbullismo, in quanto solo un uso consapevole di questi dispositivi può aiutare a sconfiggerlo“.
Si abolirà così il divieto introdotto nel 2007. Un drastico cambio di rotta sul quale iniziano già a dividersi gli entusiasti e i conservatori. Nel frattempo, il Piano nazionale per la scuola digitale portato avanti dal progetto del Miur nell’ambito della Buona Scuola, continua la sua corsa: dal prossimo anno, grazie ai finanziamenti europei, 8 scuole su 10 disporranno di una propria rete WiFi, utilizzabile da chiunque frequenti l’istituto.[ads2]
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