28 Settembre 2017 - 12:36

Rilevate anche in Italia le prime onde gravitazionali

Onde gravitazionali

Una scoperta senza precedenti dall’Universo: rilevate onde gravitazionali grazie all’antenna italiana Virgo. Un’osservazione peculiare rispetto alle precedenti. L’annuncio al G7 della scienza a Torino

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La scoperta dell’esistenza di fenomeni definiti come onde gravitazionali fu predetta già da Albert Einstein, attraverso la sua teoria della relatività, descrivendo l’universo come un lenzuolo rappresentato dallo spazio-tempo sul quale sono posati i corpi celesti che, muovendosi tra loro, generano delle distorsioni, ovvero proprio le onde gravitazionali.

La loro esistenza fu poi confermata nel febbraio 2016 ed oggi è stato fatto un grosso passo in avanti. In occasione del G7 della scienza a Torino, astronomi e fisici hanno annunciato la registrazione di nuove onde, ma con una peculiarità.

Per la prima volta infatti sono stati catturati segnali di onde gravitazionali anche nel nostro paese grazie a Virgo, l’antenna italiana rilevatore interferometrico realizzata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Nei primi giorni del mese di agosto lo strumento, situato a Càscina, in provincia di Pisa, ha preso vita iniziando a funzionare. Il 14 agosto Virgo ha rilevato la prima onda gravitazionale, generata dalla collisione di due buchi neri a 1,8 miliardi di anni luce di distanza tra loro. Questi fenomeni sono per l’appunto causati da catastrofi, scontri cosmici che generano emissioni di luce.

Le prime osservazioni erano state rilevate dalle due antenne statunitensi che fanno parte dell’esperimento Ligo. Lo strumento italiano per la prima volta ha interagito con i due apparecchi ed è riuscita non solo a catturare il fenomeno ma anche a capirne l’origine, il punto esatto da cui è partita ovvero nell’emisfero meridionale dell’universo.

Si tratta della quarta osservazione in quasi due anni, quest’ultima ancora più precisa. La scoperta è senza precedenti e preannuncia una fruttuosa collaborazione tra l’italiano Virgo e gli americani strumenti Ligo, che permetteranno nuove dettagliate osservazioni.

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