12 Ottobre 2016 - 12:20

Italiani schedati sin dai banchi di scuola. La nostra ambasciata a Londra protesta

italiani schedati

Italiani schedati sin dai banchi di scuola. La nostra ambasciata a Londra ha protestato nei confronti di alcune scuole che hanno proposto una caratterizzazione geografica fortemente discriminatoria nei confronti degli alunni italiani iscritti al nuovo anno scolastico

[ads1]

Italiani schedati sin dai banchi di scuola. Evidentemente gli inglesi stanno approfittando di Brexit per togliersi parecchi sassolini dalle scarpe, specialmente nei confronti degli stranieri che usurpano i loro diritti in patria.

La nostra ambasciata a Londra ha ricevuto negli ultimi giorni alcune segnalazioni da parte di un gruppo di genitori che, dopo aver iscritto i propri figli al nuovo anno scolastico, si sono trovati di fronte ad un’amara sorpresa: le scuole avevano infatti inviato alle famiglie un questionario che prevedeva, tra i dati da indicare, anche la collocazione geografica. La domanda in questione chiedeva se l’alunno fosse: italiano/italiano, italiano/napoletano, italiano/siciliano.

Italiani schedati come a Ellis Island ai tempi delle grandi ondate migratorie di inizio secolo. L’ambasciata ha immediatamente approfondito la faccenda, e ha fortemente protestato per questa inopportuna iniziativa: “L’Ambasciata d’Italia nel Regno Unito è intervenuta per richiedere la modifica di talune categorizzazioni regionali riferite all’Italia, comparse sui moduli online per l’iscrizione scolastica in alcune circoscrizioni in Inghilterra e nel Galles.italiani schedati

L’Ambasciata ha protestato con le autorità britanniche, richiedendo la rimozione immediata di tali categorizzazioni. L’Italia è dal 17 marzo 1861 un Paese unificato”.

Gli istituti che hanno proposto il questionario si sono difesi dicendo che l’iniziativa non aveva uno scopo non discriminatorio, ma era finalizzata a stabilire la provenienza dei figli di immigrati per poter dare agli alunni la necessaria assistenza linguistica nell’apprendimento dell’inglese.

L’ambasciata ha chiesto al ministero degli Esteri britannico di intervenire prontamente per ottenere la rimozione immediata di questa caratterizzazione etnica oltremodo inopportuna, e la risposta è stata pronta ed immediata. Ma per quanto velocemente questo venga rimosso, rimane comunque che gli italiani schedati in questa circostanza sono stati trattati come intrusi, come individui indistinti e catalogati attraverso banali cliché sociologici, perpetuando una immagine oleografica dell’italiano, e del meridionale in particolare.

Forse Brexit non avrà nuociuto all’economia, ma al cervello dei britannici ha creato sicuramente un bel danno. [ads2]