28 Ottobre 2016 - 19:26

Joaquin Phoenix: il post River

Accade oggi: 42 anni fa nasceva Joaquin Phoenix. Una vita vissuta ai margini della notorietà, per dimenticare quello che la vita gli aveva tolto. Un attore emancipatosi dal ricordo del fratello River e dalla sua fama  di attore geniale e ribelle

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Joaquin Phoenix, nato Joaquin Rafael Bottom (San Juan, 28 ottobre 1974) fu avviato alla carriera teatrale e poi cinematografica sulle orme del compianto River. Il debutto di Joaquin nello spettacolo avvenne nel 1982 in un episodio della serie Sette spose per sette fratelli, nella quale River era parte del cast abituale.

Joaquin Phoenix: il post River

Joaquin Phoenix: il post River

La sera di Halloween del 1993 fu proprio Joaquin a chiamare il 911 perché River era collassato al suolo nel Viper Club di Johnny Depp. Sconvolto dalla perdita e assediato dall’invadenza dei media, Joaquin Phoenix si ritira dalle scene per fare la sua ricomparsa nel 1995 nel ruolo dell’adolescente complessato Jimmy Emmett, sedotto da un’ambiziosa Nicole Kidman in Da morire di Gus Van Sant. È il 1997 quando gira Innocenza Infranta: sul set del film incontra Liv Tyler, sua fiamma per un periodo.

Nel 2000 Ridley Scott lo scrittura per il ruolo di Commodo nel kolossal Il Gladiatore.

Joaquin Phoenix: il post River

L’interpretazione gli vale una candidatura come Miglior Attore non Protagonista agli Academy Awards: finalmente i riflettori si accendono sul suo talento, svincolandolo dall’offuscante fama di River. Poi la consacrazione di nicchia nei soprannaturali Signs e The Village del geniale M. Night Shyamalan.

Noto per il suo impegno di attivista sociale, in particolare come sostenitore dei diritti degli animali, è stato la voce narrante del film Earthlings, un documentario sugli abusi agli animali negli allevamenti intensivi, nell’industria e nella ricerca, che nel 2005 gli è valso il premio “Humanitarian Award” al Festival di San Diego.

Joaquin Phoenix: il post RiverÈ del 2005 anche il trionfo e la superba performance in Walk the line – Quando l’amore brucia l’anima di James Mangold, tratto dagli scritti di Johnny Cash, sulla turbolenta storia del folk singer con June Carter. Nel 2010 Joaquin Phoenix è protagonista di I’m Still Here, mockumentary firmato dal cognato Casey Affleck, in cui interpreta se stesso annunciando al mondo dal David Letterman Show l’abbandono al cinema per una carriera da rapper.

Poi nel 2012 è accanto a Philip Seymour Hoffman nel film ispirato a Scientology, The Master, di Paul Thomas Anderson. Nel 2013 il suggestivo e post romantico Her di Spike Jonze, poi di nuovo a lavoro con Anderson nel trip psichedelico Vizio di forma  (2014), in cui Joaquin Phoenix è Larry “Doc” Sportello, un detective degli anni Sessanta alcolizzato e dalla condotta poco ortodossa.

Negli anni Joaquin Phoenix ha dimostrato personalità e fermezza, evitando i blockbuster e i film ad alto budget hollywoodiani. Infatti anche nel corso del 2015 è riapparso sugli schermi solo nella black comedy filosofica di Woody Allen, Irrational Manpresentata fuori concorso al Festival di Cannes 2015. Qui Phoenix interpreta un professore di filosofia alcolizzato e nichilista, invischiato e intrappolato nell’insensatezza della vita, che arriverà ad accettare con sarcasmo.

Ancora una volta Joaquin Phoenix si dimostra un personaggio schivo, un attore versatile e trasformista, sempre all’altezza del ruolo e delle aspettative, un talento che non fa rimpiangere, oltre l’inevitabile, River. A 42 anni un nuovo meritato Buon Compleanno a Mr. Phoenix.

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