Jurassic World, lo spettacolo del terrore
Jurassic World, il parco nelle mani degli uomini più ricchi del mondo ha creato l’Indominus Rex. Sconvolgere le famiglie per intrattenere i piccoli
[ads1]
Jurassic World è subito un successo. Il ritorno dopo 22 anni da Jurassic Park ora in 3D, è controllato dal ricchissimo Simon Masrani (Irrfan Khan), che deve garantire il successo del parco a tema, seducendo le famiglie con espedienti sconvolgenti ed irripetibili.
L‘Indominus Rex è l’ibrido creato in laboratorio e cresciuto in un ambiente ostile, in solitudine, ma con un’intelligenza raffinata, che riesce ad ingannare gli uomini, uscire dal grande recinto, uccidere non per una logica della natura, ma per vendicarsi.
Lo spettatore entra nel parco di Jurassic World attraverso la visita di Zack e Gray Mitchell, nipoti della responsabile delle operazioni, Claire (Bryce Dallas Howard).
La fuga del “nuovo” dinosauro causa morte, distruzione e caos all’interno del parco, coinvolgendo anche i due fratelli, portando alla mobilitazione totale dei sistemi di sicurezza.
Claire sarà supportata dal guardiano Owen Grady (Chris Pratt), uno dei pochi capaci di comunicare con la specie estinta.
L’ordine sarà ristabilito solo liberando il Tyrannosaurus rex, che in una lotta gerarchica, annullerà la forza distruttiva dell’ibrido.
Diretto da Colin Trevorrow, il cui produttore esecutivo è il creatore Steven Spielberg, Jurassic World è un film di notevole spessore nei contenuti e nelle scelte stilistiche. Poco sperimentate, a mio avviso, le potenzialità del 3D, il film è però didascalico per essere compreso da un pubblico vasto, e articolato nei significati veicolati.
Una metafora dura sull’America. Il parco come emblema della costruzione culturale, dove l’orrido e il terrore sono esperiti in maniera spettacolare per poi essere memorizzati nella mente, e scelti.
L’organizzazione complessa e laboriosa dietro le quinte della politica, che si esprime nella creazione del Male da sconfiggere per accentuare il primato della Nazione.
La guerra è una creazione, così come la morte dei soldati e il terrorismo, possono essere “guardati” nel meccanismo di Jurassic World: sconvolgere le famiglie per possedere la nuova generazione, alla ricerca di attrazioni.
Molte citazioni nel film. Non solo nel livello metalinguistico che rimanda all’origine, Jurassic Park, dalla maglietta del dipendente al ritrovamento del parco dai due fratelli durante la fuga dall’Indominus; il Mito del mostro conquistato dalla bellezza, e quindi Claire che assume le sembianze della Bella in King Kong, accettando di amare il guardiano, mediatore tra natura e umanità.
Jurassic World nasce dalla tradizione del cinema americano e la eleva. Continua a parlare a tutti attraverso un film codificato, ricco di spunti e d’interazioni con la realtà storica contemporanea.
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO