19 Luglio 2019 - 10:47

Juventus, le parole di De Ligt in conferenza stampa

De Ligt, lokomotiv-juventus

De Ligt ha espresso in conferenza stampa le sue prime parole da giocatore bianconero: “Ho sempre avuto un grande feeling con la Juventus”

De Ligt si è presentato in conferenza stampa al mondo bianconero con le sue prime parole da giocatore della Juventus. Il gigante olandese ha scelto la maglia numero quattro che lo accompagna sin da giovane nel suo percorso calcistico.

Le parole

Sensazioni

“È un grande passo, ovviamente all’inizio mi devo abituare, ma è stato un onore vedere l’entusiasmo dei tifosi”.

Quanto è stato importante lo scambio di parole con Ronaldo in Nations League?

“In quel momento stavo cercando di capire il mio futuro club ed ero sicuro sarebbe stata la Juve. Vedere Ronaldo chiedermi di venire alla Juve è stato bello ma non ha fatto la differenza.

La decisione è stata abbastanza ponderata ma la mia intenzione era di unirmi alla Juventus. Volevo aspettare la fine della stagione”.

Hai già sentito Sarri?

“Si, ho sentito Sarri al telefono giusto per incominciare a conoscerci e lui è stato uno dei motivi che mi ha portato alla Juve”.

Foto da piccolo con la Juventus

“Si, avevo 7 anni, ammiravo Fabio Cannavaro. Ero un suo grande fan, ho sempre avuto un grande feeling con la Juve”.

Impressione tifosi

“Sono rimasto assolutamente sorpreso quando ho giocato allo Stadium. Spero di poter dare il meglio, siamo molto vicini allo stadio. Siamo una squadra grandiosa e lo sono anche i tifosi”.

Corsa Champions League

“Ci sono tre competizioni, quattro con la Supercoppa e le vogliamo vincere tutte. Qualunque competizioni la Juve disputi vuole vincerla”.

Rifiuto al Barcellona e Psg

“È stato un processo molto lungo, credo che l’Italia sia il migliore paese per tradizione di difesa. La società mi ha dimostrato di volermi realmente e ha fatto la differenza”.

Attaccanti più difficili da marcare

“Ci sono diversi attaccanti, ovviamente Ronaldo e Mandzukic sul piano aereo. Ognuno ha le proprie caratteristiche e qualità. Ogni partita è una sfida”.

Quanto pesa il prezzo del cartellino?

“La pressione è normale nel calcio e per essere un grande calciatore bisogna sapere gestirla. Per me non è un problema“.

Cosa rappresenta per te il numero quattro?

“È un numero speciale, l’ho utilizzato fin da giovane. Lo indosserò con grande orgoglio, sperando possa essere all’altezza di quelli che l’hanno vestito nel passato”.

Obiettivi personali

“Per me la cosa più importante è adattarsi alla nuova squadra, all’allenatore e giocare per fare bene“.