22 Dicembre 2017 - 10:23

La Cambogia che nessuno vi racconta: sono queste le condizioni di vita che…

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La Cambogia che nessuno vi racconta: le drastiche condizioni di vita di bambini e ragazzi che nessuno vi racconta, e della loro mancata istruzione

La Cambogia del 2017.

Siamo nell’anno 2017, e mancano oramai soli pochi giorni l’avvento del 2018, ma qui in Cambogia sembra di essere tornati indietro nel tempo a circa un millennio fa, come catapultati improvvisamente in un’altra epoca.

Dopo 30 anni vissuti in un paese occidentale e sviluppato come l’Italia, sembra quasi surreale confrontarsi con questa realtà, ed appurare con i miei occhi le gravi condizioni di povertà, mancanza di istruzione e sfruttamento in cui vive questo popolo.

Un popolo che cerca ancora di riprendersi dal terribile genocidio di Pol Pot e Khmer rouge che ha causato lo sterminio di oltre 2 milioni di persone, circa un terzo della popolazione, appena una quarantina di anni fa.

Molte sono le problematiche che affliggono questo popolo, ma forse tre sono le più gravi di tutte:

  • La mancanza di istruzione, che non è garantita né a ragazzi né a bambini;
  • La spropositata differenza fra il salario minimo mensile, di circa 100/150$, e l’alto costo della vita;
  • Le scarse condizioni igieniche.

Qui, il 30% dei bambini non frequenta la scuola, perché le famiglie, per lo più contadine, non ne conosce l’importanza, oppure necessita della loro “forza lavoro”, per la sopravvivenza dell’intera famiglia.

Qui, bambini di 5/6 anni se ne vanno in giro, da soli, a vendere souvenir ai turisti; alcuni, quelli più “fortunati”, lo fanno dopo la scuola, altri devono farlo al posto di essa;

Qui, si studia 4 ore al giorno, dalle 07 dalle 11 o dalle 13 alle 17, nelle scuole pubbliche, che forniscono un livello di istruzione basilare, ed alla fine delle scuole elementari alcuni riescono a mala pena a leggere e scrivere;

E, nelle famiglie dei villaggi siti fuori dalle grandi città, non vi sono lavatrici, né caldaie per riscaldare l’acqua fredda; i bambini vengono lavati una o due volte a settimane, con acqua fredda o bollita nei pentoloni, e talvolta, dopo il bagno, devono indossare nuovamente gli abiti sporchi;

Qui la parola “povertà” non è solo una parola, ma una dura realtà; ma la cosa più grave sta nel fatto che tutto questo è divenuto “una cosa normale”.

E assurdo dovere ammettere ad alta voce che nel 2017, nello stesso mondo in cui siamo capaci di andare sulla luna,  di creare armati letali di distruzione di massa come le bombe atomiche, e di generare figli in una provetta, non siamo in grado di garantire né la possibilità di godersi la propria infanzia, né una giusta istruzione,  ai bambini!

L’unica speranza di fornire un futuro migliore alle nuove generazioni di questo paese consiste nel donare un’adeguata istruzione a bambini e ragazzi; ma ciò non avviene, e difficilmente avverrà.

“Lo studio è un diritto di tutti i bambini ;

facciamo tutti parte dello stesso mondo,

siamo tutti uguali,

dovremmo godere tutti della stessa istruzione e delle stesse opportunità.”

Sarà difficile cambiare le cose, perché se si continueranno a compiere sempre le stesse azioni, si continuerà ad ottenere sempre lo stesso risultato!

Anche se sarà poca cosa rispetto al problema principale, è stata avviata una raccolta indumenti e accessori scolastici da inviare ai bambini di uno dei poveri villaggi cambogiani, sito a Mondulkiri.

Chiunque può contribuire seguendo le istruzioni indicate nell’appello di aiuto pubblicato su Facebook qualche giorno fa alla pagina di Animerranti:

“Abbiamo bisogno del VOSTRO AIUTO,
LORO hanno bisogno del vostro aiuto,
per raccogliere vestiti caldi, penne e quaderni.

Ci troviamo a Mondulkiri, in Cambogia, in un piccolo villaggio di una minoranza etnica locale.

Quelli che vedete sono alcuni bambini del villaggio che, volenterosi di imparare, stanno trascorrendo la serata al freddo e al gelo insieme a noi, alla Volunteer School, pur di seguire la nostra lezione di inglese.

Perché? Perché questo è l’unico modo che hanno di studiare!

La Volunteer School non è altro che una capanna, con tutte le pareti aperte, costruita con bambù, e con una semplice lamiera che funge da tetto;

il sign. Vanleang, lui stesso nato e cresciuto in una delle tante famiglie povere cambogiane, l’ha costruita con le proprie risorse e con l’aiuto di tutta la comunità;

una situazione simile a tante altre nel mondo, se non fosse che il villaggio è situato in una zona montuosa poco sopra i 1000m, ed il vento costante costringe i suoi abitanti, a rifugiarsi nelle proprie capanne al calar del sole.

Ora, arriviamo al dunque!

Siamo qui da alcuni giorni, e siamo rimasti profondamente colpiti dalle condizioni di vita e dalle problematiche che devono affrontare giornalmente i bambini e le loro famiglie;

stiamo contribuendo nel nostro piccolo, con lezioni di inglese e piccoli doni, ma CON IL VOSTRO AIUTO POTREMMO FARE MOLTO DI Più.

Dopo aver parlato a lungo con l’insegnante, nonché fondatore della piccola capanna-scuola, abbiamo promesso di attivarci per raccogliere materiale scolastico e indumenti caldi per i bimbi, da inviare dall’Italia direttamente al villaggio.

PER QUESTO CHIEDIAMO IL VOSTRO AIUTO.

Potete attivarvi da soli o in gruppi, per raccogliere il materiale da inviare.

Un chiarimento importante: non si chiedono soldi, e nessuno stà lucrando su questo; non vi sono intermediari, né “Associazioni no profit”.

Invitiamo voi stessi a fare la raccolta, a preparare il pacco e ad effettuare la spedizione, inviandola direttamente presso il domicilio dell’insegnante della scuola.

I bambini hanno un età compresa tra i 3 e 10 anni, ed hanno bisogno di:

Ogni genere di abbigliamento caldo: giacche, piumini, pile, felpe, cappellini, guanti, pantaloni, calzini, ecc…
Materiale scolastico: quaderni, in qualsiasi formato e tipologia, penne, matite, gomme, pastelli, ecc
Si dispensa dall’ inviare soldi, giocattoli o altri prodotti che possano appesantire la spedizione, e che non servirebbero al fine proposto.

I costi di spedizione sono a carico del mittente, e con poste italiane il prezzo è di 40 Euro per un pacco di 3 Kili, e 50 Euro per 5 Kili.

Una volta preparato il pacco, in base al peso, provate a valutare se sono più economici corrieri privati come TNT, ecc.

Vi chiediamo di aiutare questi bambini facendo una raccolta, nelle vostre famiglie, e fra amici e conoscenti;

siamo pronti ad aiutarvi nel coordinarvi e mettervi in contatto con altre persone della vostra stessa città, volenterose come voi di aiutare, in modo da ottimizzare la spedizione e dividere le spese.

Appena pronti, contattateci per comunicarvi l’indirizzo ridetto dell’insegnante della scuola.

Ogni volta che ci informerete di una nuova spedizione, informeremo gli abitanti del villaggio così da essere avvisati a nostra volta all’arrivo di ognuno dei vostri pacchi, per darvi conferma della ricezione e, laddove possibile, inoltrarvi le foto ed i commenti che arriveranno di volta in volta.

Condividete questo annuncio con amici, conoscenti, familiari, e ditelo a tutti coloro che hanno dei figli; sappiamo che i vostri armadi sono grandi come i vostri cuori, pieni di cose di cui non avete più bisogno, ma che possono salvare la vita ad altri bambini.

Con i cuori pieni di gratitudine,

le vostre Animerranti

Francesco & Annalisa”

Guarda il video: clicca qui.

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