La torre nera. La recensione del film di ZON.it
La torre nera, diretto da Nikolaj Arcel, è un film tratto dall’opera omonima in otto volumi del maestro Stephen King che illude e delude
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Missione fallita per Nikolaj Arcel che tenta disperatamente di comprimere in 95 minuti le numerose vicende sparse negli otto volumi di Stephen King. La torre nera ha in sé tutti i crismi per poter fare bene ma l’insieme è ridotto, purtroppo, ad una ordinaria battaglia tra bene e male, dove personaggi e situazioni sono manchevoli in maniera palese di ciò che serve per renderli apprezzabili a 360°.
La trama
Jake Chambers (Tom Taylor) è un ragazzino newyorkese alle prese con degli incubi notturni che gli mostrano un uomo vestito di nero (Matthew McConaughey), un pistolero (Idris Elba) ed una gigantesca torre nera che si erge sopra le nuvole. La coincidenza tra gli attacchi alla torre nera nei suoi sogni e i terremoti che si verificano nella realtà convincono il ragazzo che qualcosa di strano sia in atto. Decide, dunque, di seguire i disegni ispirati dai suoi sogni per arrivare ad un portale che lo catapulterà in un altro mondo.
Una scommessa persa
Arcel scrive (insieme ad Anders Thomas Jensen, Akiva Goldsman e Jeff Pinker) e dirige quello che potrebbe essere considerato un action fantasy godibile e senza pretese, se non fosse che le aspettative alla vigilia erano abbastanza alte visto che si parla di un film tratto dal romanzo in più volumi del Re Mida della letteratura Stephen King. Non che sia la prima volta, sia chiaro, che ci si ritrova delusi di fronte ad un film ispirato a qualche romanzo dello scrittore statunitense, però la speranza, si sa, è sempre dura a morire.
La torre nera è un buon film mancato, una pellicola d’azione come tante, che si serve di un ottimo cast e di effetti speciali discreti per confezionare un prodotto leggero, guardabile ma di sicuro non sufficiente se si tiene conto la trama di base contenuta nell’opera di King. La sceneggiatura mostra buchi evidenti almeno in un paio di situazioni chiave e tante, troppe cose mancano di una spiegazione che ne giustifichi presenza e scopo. Il film è tutt’altro che noioso ma si nota sin da subito che è superficiale e prevedibile fin troppo. Si salva qualche sequenza di combattimento mentre la scenografia è povera e la regia è senza infamia e senza lode. La pellicola manca del tutto di coinvolgimento emotivo e non comunica se non con se stessa (riuscendoci, peraltro, male). Finale girato di fretta e furia ma non proprio da buttare.
Il cast
Dominante e a volte irritante la figura dello stregone nero Walter Padick interpretato da Matthew McConaughey, mentre è abbastanza convincente il pistolero Roland Deschain di Idris Elba, meno lo Jake Chambers del giovane Tom Taylor.
La torre nera di Nikolaj Arcel è purtroppo un lavoro da dimenticare, che si unisce ad un minestrone di pellicole simili di fattura mediocre. Forse, anzi sicuramente, il potenziale del libro era esageratamente elevato per poter essere racchiuso in un contenitore di 90 minuti, decisamente troppo piccolo e incapace di far pensare a qualcosa che non sia pura operazione commerciale hollywoodiana.
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