Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia votano no al piano europeo per ridurre le emissioni
Riduzione delle emissioni al 60% entro il 2030: la proposta europea viene bocciata da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia
Il mese scorso l’Unione Europea presentò un piano per la riduzione delle emissioni al 60%, l’emendamento è stato bocciato in Parlamento da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. La risoluzione europea puntava a raggiungere l’obbiettivo di azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050.
Il piano europeo fu accolto con grande entusiasmo dall’Italia. “Dobbiamo accelerare la riduzione delle emissioni se vogliamo affrontare seriamente la sfida del cambiamento climatico, anche alla luce del lockdown, durante il quale è emersa con chiarezza la correlazione tra le attività dell’uomo e gli effetti sull’ambiente”– aveva dichiarato a settembre il ministro dell’ambiente Sergio Costa. Ma Lega, FdI e FI non hanno approvato la nuova legge europea.
L’emendamento che chiedeva la sua introduzione è stato comunque approvato con soli 26 voti di scarto. Il progetto europeo infatti è stato sostenuto da un’ampia coalizione tra i gruppi di maggioranza, quello dei Socialisti & Democratici e quello di Renew Europe. Favorevoli alla stretta sulle emissioni anche gli europarlamentari del Partito democratico, Movimento 5 stelle e Italia Viva. Lega e altri che hanno votato no ancora non hanno espresso le motivazioni della votazione.
Con l’approvazione del testo finale il Parlamento europeo aumenterà in pratica del 5% il taglio delle emissioni richiesto dalla Commissione europea, che l’esecutivo nella sua proposta aveva fissato al 55% rispetto a quelle del 1990. La posizione dell’Assemblea comunitaria dovrà poi essere bilanciata con quella del Consiglio Ue
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