29 Ottobre 2018 - 11:21

Leggi Razziali, il Governo cancella le pensioni ai perseguitati del Fascismo

Leggi Razziali

Con il decreto fiscale vengono cancellate le pensioni agli ebrei vittime di leggi razziali e ai perseguitati dal Fascismo. Ed è subito polemica

Errore tecnico (si spera) o meno, ma la vicenda delle pensioni dei perseguitati delle Leggi Razziali, sta tendendo particolarmente banco nelle ultime ore. Intanto si attende la replica dell’esecutivo, anche in seguito alle parole della presidente dell’Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane) Noemi Di Segni che ha scritto al premier Giuseppe Conte: “Un ripensamento è ancora possibile.”

Il decreto

Il decreto fiscale cancella il sostegno dello Stato per perseguitati politici e razziali, oltre che per i pensionati di guerra. Si tratta di un taglio da 50 milioni di euro con effetto immediato. Lo si legge nel Decreto Legge n. 119/18

Si parla, specificamente, di assegni dal valore di circa 500 euro al mese, destinati ai nati prima del 1945. È la Stampa a confermare che si tratta di una misura destinata ad “alcune migliaia di cittadini“. Si tratta della legge Terracini che era inizialmente rivolta ai perseguitati politici ma, da circa trent’anni a questa parte, ne hanno potuto beneficiare anche esponenti della Comunità ebraica. Per incassare l’assegno bisognava presentare una documentazione che attestasse la persecuzione politica o razziale ed avere un reddito inferiore ai 17mila euro annui.

Le reazioni