27 Novembre 2017 - 09:25

Leopolda 2017: il solito Renzi e quella proposta che sa tanto di bavaglio

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Leopolda 2017 e nuove strategie in vista delle politiche del 2018. Renzi ribadisce la propria linea per la tornata elettorale del prossimo anno

Era l’appuntamento più atteso fra i renziani per dare il via alla campagna elettorale del 2018 e tutto è andato come previsto.

La Leopolda 2017 ha chiuso i battenti dopo l’atteso intervento del segretario Matteo Renzi che, in sostanza, ha ribadito quanto detto in altre occasioni.

Matteo Renzi

Leopolda 2017

Partendo dalla propria esperienza a Palazzo Chigi, l’ex Premier ha rivendicato con forza i maggiori provvedimenti della sua gestione – Jobs Act ed 80 euro su tutti – e rilanciato sulle fake news attraverso una proposta alquanto ambigua.

Per quanto riguarda il primo punto, senza pentirsi di nulla nonostante le bocciature in sequenza proprio a causa di quei provvedimenti, Renzi da un lato ha rimarcato la propria linea programmatica – tracciando, praticamente, una linea fra coloro che lo seguiranno e coloro con cui sarà impossibile dialogare – e dall’altro sfidato la realtà dei fatti che racconta un’altra Italia rispetto a quella da lui descritta.

L’effetto di ciò, in cui il segretario dem ha praticamente fatto capire ancora una volta quale sarà la sua strategia in vista delle elezioni politiche del 2018, è stato tanto quello di ribadire la distanza con i soggetti a sinistra del Pd – con cui  Renzi non è disposto a fare alcun passo indietro – quanto raccontare una Penisola gioiosaesclusivamente nella sua visione, che grazie ai suoi interventi è ormai un altro Stato.

Il secondo forte punto della Leopolda 2017, invece, è stato quello delle fake news.

Facendo riferimento ad un articolo del New York Times, fondato su ricerche effettuate – guarda caso – da un personaggio non del tutto estraneo all’ex Premier, in cui vengono tirate in ballo le notizie false contro i democratici, il segretario ha promesso una stretta sulla faccenda.

Al grido “pensiamo che tutto questo deve servire a educare tutti noi per essere responsabili”, alla Leopolda 2017 l’ex sindaco di Firenze ha lasciato intendere che, in nome di una verità molto personale, renderà note le celebri fake news contro il sistema.

Data l’esperienza con una precedente proposta sul controllo della rete, fortunatamente naufragata con il tempo, l’annuncio fa sicuramente pensare ad un possibile controllo diffuso che metterebbe fuori gioco tutte le notizie fasulle presenti in rete ma investirebbe anche tanta altra stampa, magari non del tutto gradita.

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