21 Aprile 2023 - 00:00

“Liberatemi”, il nuovo singolo di Matteo Paolillo – Icaro: testo e significato

È disponibile in radio e ovunque "Liberatemi", il nuovo singolo di Matteo Paolillo - Icaro, prodotto da Lolloflow

liberatemi matteo paolillo

È “Liberatemi” il nuovo singolo di Matteo Paolillo, primo brano inedito dell’album d’esordio e nuovo lavoro dopo il successo di “Origami all’alba, colonna sonora della terza stagione della fortunatissima serie tvMare Fuori”, che ha scalato le classifiche musicali dal giorno della sua pubblicazione e ha raggiunto la certificazione Platino.

In questo brano Matteo vuole esprimere il disagio delle catene del tempo, degli obblighi sociali che opprimono e che lasciano poco spazio al proprio sentire. Liberatemi è una richiesta utopistica. Unica salvezza – ma in realtà illusione – è l’amore.

“Nun sacc addo aggia ij, si stong senz ‘e te” cioè “Non so dove andare, se sto senza di te”

“Liberatemi rappresenta il senso di oppressione del tempo, una gabbia senza scampo.

Solo l’amore ci da’ l’illusione di poter eludere le lancette” racconta Matteo.

Testo – Liberatemi

Il tempo mi fa prigioniero di
arranco nel buio e nel vuoto
tu allunghi la mano e la voce che
riscalda la notte quaggiù
La noia mi fa prigioniero di
ti cerco e poi mi guardo intorno
Specchio nel vuoto e non ci sei più
aspettavo la notte quaggiù
Son chiuso quaggiù da una vita
spingo le pareti di questa clessidra
ho l’anima sporca e la faccia pulita
granelli di sabbia scivolano tra le dita
Solo il bianco negli occhi
che non trova l’orologio
La mia alice senza meraviglie
in mezzo al mondo sporco
perdo il tempo ma non me ne accorgo.
Sono in una cella senza sbarre,
sono perso dentro le mie pare,
sto bussando le porte tutta la notte
senza avere un posto dove andare.
Non so dove andare se sto senza di te
non trovo casa mia.
Non so dove andare
se adesso non ci sei più,
se poi mi fa pentire non ne parliamo più.
Son chiuso quaggiù da una vita
spingo le pareti di questa clessidra
ho l’anima sporca e la faccia pulita
granelli di sabbia scivolano tra le dita
Son chiuso quaggiù da una vita
spingo le pareti di questa clessidra
ho l’anima sporca e la faccia pulita
granelli di sabbia scivolano tra le dita