3 Novembre 2015 - 00:00

Libia accusa, l’Italia si difende: subito aiuti

Libia

Il ministro Gentiloni s’impegna a garantire il contributo italiano alla ricostruzione della Libia

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L’Italia, insieme ad altri paesi come Egitto, Algeria e altri paesi si impegna a sostenere il paese libico, soddisfacendo così le richieste d’aiuto del governo di unità nazionale.

Ha affermato il Ministro degli esteri: “Una Libia stabile e unita è importante per il popolo libico perché da lì possono venire la riconciliazione, lo sviluppo e il contrasto alle infiltrazioni dell’Isis“. È inoltre indiscusso il ruolo strategico del paese, anche per quanto concerne la stabilità dell’intera area mediterranea.

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Libia accusa, l’Italia si difende: subito aiuti

Da parte del governo italiano sembra esservi stata molta premura e generosità nei confronti della Libia. In realtà, questa buona disposizione altro non è che il frutto del tentativo di risoluzione di un incidente diplomatico avvenuto l’1 novembre. Secondo le fonti governative del paese, Tobruk avrebbe accusato l’esercito italiano per la presenza di tre navi da guerra in acque libiche, precisamente nei pressi di Bengasi e Daryana.

I confini territoriali sarebbero state violati, accusa che il governo italiano ha prontamente smentito, attraverso un comunicato del ministro della Difesa: “Tutte le navi militari italiane presenti nel Mediterraneo operano in acque internazionali rispettando i limiti stabiliti dai trattati“.

Nella medesima giornata di accuse, Tobruk ha risposto in maniera particolarmente aggressiva, inviando dei caccia ai fini di monitoraggio delle navi da guerra italiane.

È un episodio indicativo delle attuali tensioni fra Libia e Italia, soprattutto in merito alla gestione caotica del flusso migratorio, fenomeno generato dalle scorribande e dalle efferatezze condotte in territorio libico dallo Stato Islamico.

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