Lockdown in Italia: quali sono i pareri dei politici e degli esperti?
L’idea di un secondo lockdown spaventa l’Italia intera e divide ancora di più il mondo della politica. Chi sono i politici contrari e favorevoli e qual è il parere degli esperti?
La seconda andata di contagi sta mettendo in difficoltà l’Italia e l’Europa intera, già Germania e Francia hanno annunciato un nuovo lockdown per ristabilire la situazione. Anche nel nostro paese la cura epidemiologica in continuo aumento rende sempre più concreta l’ipotesi di un’altra chiusura generale. Questa ipotesi ha frammentato il mondo politico, non tutte le principali personalità politiche infatti condividono l’idea di una nuova chiusura.
Chi è contrario ad un nuovo lockdown in Italia?
Nei giorni scorsi è stato il consigliere del ministro della Salute, Walter Ricciardi, a considerare l’idea di un lockdown solo a Napoli e Milano, ma non per tutta l’Italia. “A Milano e Napoli uno può prendere il Covid entrando al bar, al ristorante, prendendo l’autobus. Stare a contatto stretto con un positivo è facilissimo perché il virus circola tantissimo. In queste aree il lockdown è necessario, in altre aree del Paese no”– commentò Ricciardi. Dichiarazioni che non sono mai state condivise dai rispettivi sindaci delle città. Beppe Sala infatti ha sempre ribadito che una chiusura generale è una “scelta sbagliata”. Contrario anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. ”Fare una zona rossa a Napoli o a Milano non è come realizzarla per un piccolo comune”- ha dichiarato.
Contrario ad un ulteriore chiusura anche il governatore della Liguria. “Un nuovo lockdown sarebbe una cura molto severa su un paziente molto provato, non vorrei che si arrivasse al famoso detto: l’operazione è perfettamente riuscita ma il paziente è morto”– ha commentato Toti. Mentre Attilio Fontana questa volta ha preferito non sbilanciarsi. Per il governatore della Lombardia sarà il governo a decidere se imporre o meno una chiusura generale.
Politici vs medici e scienziati
L’ipotesi di un lockdown totale in Italia come quello dei mesi scorsi è un’idea che Conte e altri ministri hanno più volte scongiurato. Il Presidente del Consiglio infatti ha più volte sottolineato che “stiamo lavorando per evitarlo“. Anche il ministro Patuanelli ha dichiarato che nuove chiusure in sono per l’Italia intollerabili. Possiamo comunque affermare che la linea di governo alla luce degli attuali dati non esclude l’ipotesi di nuove chiusure, seppur dannose. Infatti il metro secondo il quale l’esecutivo si muove è sempre quello dei dati epidemiologici.
Provocatoria invece la presa di posizione di Matteo Renzi: “In Italia meglio un lockdown totale di queste misure a metà” L’ipotesi di un nuovo stop è stata abbracciata per la prima volta anche da Silvio Berlusconi. Secondo il quale una chiusura generale “potrebbe essere efficace, ma se possibile sarebbe da evitare perché ha un costo sociale elevatissimo“. Coloro che invece si dicono apertamente a favore di nuove strette sono le personalità del mondo scientifico. Medici e scienziati infatti pongono l’accento soprattutto sul sistema sanitario che sta crollando a pezzi sotto l’altissimo numero di contagi che ogni giorno si registra.
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