M5S: Marcia pubblica per il reddito di cittadinanza
Nuova iniziativa del Movimento 5 Stelle, che tra qualche settimana darà inizio a un evento dal forte impatto mediatico: una marcia da Perugia ad Assisi per il reddito di cittadinanza
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Dal blog di Beppe Grillo gli attivisti a 5 stelle appaiono più che mai convinti: la soluzione a molti problemi dei cittadini che vivono la crisi si chiama, a loro dire Reddito di cittadinanza. Fu questo uno dei temi più significativi con cui il Movimento 5 Stelle ottenne un notevole successo alle ultime elezioni politiche nazionali.
Proprio per dimostrare quanto effettivamente hanno a cuore la questione, i pentastellati hanno intenzione di organizzare un importante evento dal sicuro successo mediatico: la marcia pubblica per il reddito di cittadinanza.
Si tratta di una manifestazione prevista per il 9 maggio che include una marcia di 24 chilometri da Perugia ad Assisi per manifestare il diritto ad avere un reddito di cittadinanza che arrivi fino a 780 euro in mancanza di altri introiti. Nelle intenzioni dei 5 Stelle, il reddito di cittadinanza sarebbe destinato a tutti i cittadini disoccupati, al fine di avere una vita dignitosa. Nelle loro intenzioni, si potranno rifiutare fino a 3 occupazioni offerte dalla Stato prima di perderne il diritto.
Ma le coperture per il reddito di cittadinanza esistono? Secondo quanto scritto sul blog, sì: sarebbero necessari circa 17 miliardi di euro, ricavabili tagliando varie tipologie di spese a loro dire inutili, fra queste le pensioni d’oro e i cacciabombardieri F35. Inoltre, ogni altra forma di spreco eliminabile e a cui poter attingere per il reddito di cittadinanza sarà indicata sul blog nei prossimi giorni.
Perché non è mai stata introdotta finora una misura come quella del reddito di cittadinanza? Perché, sempre quanto scritto sul blog, toglierebbe potere ai sindacati, ai partiti, alle grandi aziende.
La marcia Perugia-Assisi, si legge nel blog, sarà preceduta da una non ancora meglio specificata “marcia virtuale” di 14 giorni che partirà da Bolzano toccando “molti luoghi simbolici dell’attuale degrado dell’Italia”, tra cui il tunnel del Brennero di Bolzano, poi Trento per lo scandalo dei vitalizi, Venezia per il Mose, Torino per la Tav, Terni per l’acciaieria, il territorio napoletano per la terra dei fuochi, Taranto per l’Ilva, Caltanisseta per il Mous, e altri ancora.
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