21 Agosto 2019 - 18:54

M5S, Pd e LeU. Destini (politici e partitici) incrociati nell’immediato futuro

palazzo chigi governo

M5S, Pd e LeU tra presente e futuro. Gli scenari possibili in caso di formazione della nuova maggioranza

La consultazioni sono appena partite ma il sentore è che si giunga presto ad una soluzione annunciata. M5S, Pd e LeU, infatti, con la nuova partita sul Governo si giocano praticamente tutto.

Ma, come spesso accade in questi casi, i destini partiti e politici si intrecciano inevitabilmente.

Al netto della (possibile?) nuova maggioranza, le tre forze si giocano una partita interna ed esterna che ne può determinare le sorti nell’immediato futuro.

Considerando – stando ai numeri delle Elezioni 2018 – la forza più rappresentata in Parlamento (M5S) il nuovo passo di Governo rappresenta un vero e proprio spartiacque.

Con Conte quasi del tutto fuori dai giochi (anche se non è detta l’ultima parola) e Di Maio a giocarsi – nuovamente – il tutto e per tutto, a spuntarla potrebbero essere i puristi.

Difatti, qualora si dovesse concretizzare il matrimonio con il Pd, una soluzione Fico – così come si vocifera – non solo metterebbe in discussione  la leadership politica ma anche la figura partitica di riferimento.

In questo modo, quindi, da un lato ci si ricollocherebbere un pò più a sinistra della linea Di Maio e dall’altro si tenderebbe la mano tanto ai democrats quanto a LeU.

Nel Pd, invece, la situazione è molto più complicata.

Nonostante l’unità di intenti scaturita successivamente la direzione nazionale, anche il partito di Zingaretti si gioca tutto con le prossime mosse.

L’attuale segretario si espone totalmente con l’assist offerto per il nuovo Governo ma l’ex segretario (Renzi) ha la reale possibilità sia di dirigere la forza parlamentare che tentare un nuovo ribaltone in caso di fallimento.

La posizione dell’ex Presidente del Consiglio, in realtà, è quella ideale in questo contesto.

Qualora le cose andassero bene si porterebbe a casa il merito di aver diretto il gruppo con diligenza.

In caso contrario, invece, avrebbe tutta la forza di dire “Avete capito perchè non volevo farlo nel 2018”?

Infine LeU.

Il gruppo guidato da Fratoianni – con Grasso a fungere da padre parlamentare – ha per le mani l’occasione della vita.

Una buona riuscita della nuova esperienza garantirebbe, senza dubbio, due vantaggi futuri.

Oltre al favore elettore, si avrebbe la concreta possibilità di riallacciare i rapporti con il Pd ed eventualmente sperimentare una nuova coalizione in vista della futura tornata elettorale.