M5S, senatori in fuga: ecco i nomi di chi è passato alla Lega
Nuovo giro nuova corsa. E così a pochi mesi dal Conte2, tre senatori del M5S cambiano colore e diventano verdi. “Svendita di Poltrone e Sofà” così commenta Luigi di Maio
È da quando la politica è stata inventata che esistono i voltagabbana, questa non è certo un novità. Ma da sempre ci sorprendiamo di come sia facile cambiare colore di una maglia così facilmente. Facile come lo è per il mercato calcistico, così lo è stato per il M5S. Ma se nel calcio cambiare colore di maglia non comporta grandi cambiamenti, quando a farlo sono senatori la domanda ci si pone spontanea: “come si fa a cambiare opinione, idee e valori?”
Eppure il cambiamento è insito nell’essere umano, e l’immobilità è sinonimo di chiusura. Sicuramente avranno pensato questo i tre senatori del M5S Ugo Grassi, Francesco Urraro e Stefano Lucidi. Amareggiato il leader Luigi di Maio che commenta così: ““Gli hanno promesso qualcosa alle elezioni regionali, un seggio alle elezioni nazionali… dicano quanto costa al kg un senatore per la Lega”.
Anche Conte commenta l’accaduto un po’ infastidito: “Chi vuole scommettere su Salvini lo faccia pure ma dovrà aspettare alcuni anni prima di governare.” Il premier precisa che “non prevedo altre uscite” e dice: “Lavoreremo fino al 2023”.
Fuga dal M5S
Ugo Grassi il grande fuggiasco. Professore di diritto napoletano, dice di essersi riscoperto improvvisamente leghista: durante il governo Conte 1, dichiara, ha capito che molti dei suoi “obiettivi politici” erano “condivisi dal partito partner di governo”. E oggi, “forte di una reciproca stima costruita nei mesi appena trascorsi, la Lega mi offre, a fronte di un evidente fallimento della mia iniziale esperienza, una seconda opportunità per raggiungere quegli obiettivi”. Il collega M5s Agostino Santillo ricorda che Grassi aveva “fortemente ambito” al ruolo di sottosegretario proprio nel nuovo governo. E nei Cinquestelle si ricordano anche – paradosso ulteriore – che il professore-senatore aveva pubblicato sul Blog delle Stelle un articolo a difesa della cosiddetta “clausola antidefezione” che il Movimento chiede di sottoscrivere ai suoi candidati.
Stefano Lucidi, senatore umbro. Ingegnere elettronico, umbro, prima di ufficializzare il passaggio alla Lega vagheggiava l’uscita di “20 o 30 persone che stanno valutando di fare un nuovo gruppo ma non credo che avranno la forza per farlo”. Ora che la Lega ha vinto in Umbria festeggia: “Sono onorato di iniziare questo percorso politico sia a livello nazionale che locale con i tanti colleghi umbri in regione e nei vari consigli comunali”. Anche l’uscita dal gruppo di Lucidi è abbastanza sorprendente: poche settimane fa si era candidato al posto di capogruppo oltre che – anche lui – a un posto di sottogoverno nel Conte 2. C’è chi pensa ad una mossa per tenere stretta la poltrona. Stefano Lucidi è al secondo mandato e quindi dovrebbe dire addio al seggio in Parlamento.
Infine Francesco Urraro, anche lui napoletano, avvocato. Proprio sulla giustizia il senatore neoleghista puntella la sua scelta di andarsene. “L’impossibilità di intervenire sulle ragioni strutturali della giustizia e sulle necessarie e non più rinviabili riforme nel settore mi ha indotto ad iniziare questo percorso con la Lega con cui si era avviata una proficua interlocuzione sui temi“.
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