9 Marzo 2016 - 13:41

Harry Potter, il grande ritorno di J.K. Rowling

J.K. Rowling e la magia delle parole

J.K. Rowling ha pubblicato, ieri su Pottermore, il primo di quattro scritti inediti incentrati sulla Storia della Magia in Nord America.

[ads1]J.K Rowling torna alla ribalta in grande stile infatti, come preannunciato, la scrittrice inglese ha pubblicato ieri su Pottermore il primo dei quattro nuovi racconti, Storia della Magia in Nord America. Il racconto breve si rifà alle consuetudini legate alla cultura dei nativi americani e delle tribù aborigene.Storia nella magia nel nord America

Scopriamo qualcosa di più sul racconto

-Dal nuovo testo che sta letteralmente facendo impazzire il web, si evince che i maghi erano a conoscenza del Nuovo Mondo prima che Colombo & Co. lo scoprissero
-I babbani si chiameranno No-Mag e non No-Maj, espressione più colloquiale per definirli.
– Gli Animagi si trasformano in animali non perché maghi oscuri, ma per sfuggire alle persecuzioni e alla cattura.
– Le bacchette sono state inventate in Europa i maghi americani non le usano, proprio come i maghi più evoluti.

Il racconto serve principalmente a introdurre gli avvenimenti che si svolgeranno nello spin-off di Harry Potter in arrivo a novembre Animali Fantastici e Dove Trovarli, che si svolge in America.

La Rowling ha promesso altri tre racconti nei prossimi giorni, sempre su Pottermore. Il prossimo verrà pubblicato oggi, 09/03/2016 alle 15:00, su Pottermore.com
magia

Intanto vi lasciamo all’incipit del primo racconto “Dal XIV secolo – XVII secolo”:

Anche se gli esploratori europei, quando raggiunsero per la prima volta il continente, lo battezzarono “Nuovo Mondo”, i maghi conoscevano l’America già molto prima dei Babbani (NB: ogni nazionalità ha il proprio termine per indicare i Babbani e la comunità americana usa la parola gergale “No-Mag”, da “non magico”, ovvero “privo di magia”). I vari sistemi di trasporto magici, tra cui le scope e la Materializzazione, per non parlare di visioni e premonizioni, avevano consentito persino alle comunità di maghi più remote di tenersi in contatto dal Medioevo in poi…”

Siete curiosi di scoprire il resto? Visitate il sito www.pottermore.com

 

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