Indagini su Salvini: magistrati delusi dalla posizione di Bonafede
Nel mirino dei giudici ora c’è il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Il pentastellato non li ha difesi dagli attacchi di Salvini
Nuova tempesta in atto nel Governo M5S-Lega. Questa volta, però, cambiano i soggetti interessati. La “luna di miele” tra i magistrati e il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, potrebbe presto terminare. Il Guardasigilli è accusato di non aver difeso con sufficiente forza i magistrati attaccati da Matteo Salvini.
“Doveva intervenire subito. E far sentire forte e chiara la sua voce.”
Questo è l’umore diffuso, il sentimento comune che si raccoglie tra i magistrati. A metterci la faccia, in primis, è il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Francesco Minisci.
“Tutti coloro che ricoprono incarichi istituzionali, anche i membri del governo, in particolare il ministro della Giustizia, debbono avere a cuore e difendere le prerogative costituzionali della magistratura. Ora però il ministro non è stato abbastanza deciso a intervenire. Per qualcuno di noi è stata una delusione.” ha dichiarato Minisci.
La prima reazione di Bonafede alle parole di Salvini era arrivata domenica, su Facebook: “Il Governo fa le sue scelte e le porta avanti compatto e a testa alta nel rispetto dei cardini fondamentali della democrazia. Tra questi c’è la separazione dei poteri e il rispetto della magistratura che può chiaramente essere criticata, ma mai offesa. Ventilare un movente politico dietro l’azione dei magistrati appartiene a una stagione politica ormai tramontata con l’arrivo della Terza Repubblica e del governo del cambiamento.”
Ieri il Guardasigilli ha ribadito il concetto, sostenendo che la magistratura va rispettata. Evidentemente, però, questo segnale di protezione non è stato accolto bene dagli stessi magistrati.
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