30 Settembre 2019 - 13:17

Manovra, Conte riappacifica i toni tra PD e Movimento 5 Stelle

Conte

Il premier annuncia di aver trovato le risorse per evitare l’aumento dell’IVA nella Manovra. E Zingaretti propone un taglio delle tasse ai redditi bassi

Sempre più al centro del Governo. L’equilibrio nei rapporti tra i due partiti “di contesa“, ovvero Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, sembra dipenda quasi esclusivamente da lui. Le trattative nell’esecutivo sulla Manovra sono tornate a rifiorire soprattutto grazie all’operato diplomatico del premier Giuseppe Conte, che si pone come vero e proprio ago della bilancia dell’esecutivo. Quest’ultimo, intercettato all’uscita di Palazzo Chigi, ha annunciato di aver trovato le risorse per scongiurare l’aumento dell’IVA.

Sull’IVA c’è un equivoco, lavoriamo per ridurla non per aumentarla. Abbiamo trovato i 23 miliardi. Dobbiamo dare più soldi in busta paga ai lavoratori dipendenti, quindi è giusto il taglio del cuneo fiscale in questa congiuntura, l’abbiamo scritto nel nostro programma. Il mio obiettivo è addirittura abbassarla, per portare le bollette dal 10% al 5%, affinché che le famiglie meno abbienti possano comprare pane, frutta fresca e latte con l’IVA all’1% anziché al 4%.” ha dichiarato Giuseppe Conte.

Non mi posso accontentare di sterilizzare l’IVA. Stiamo lavorando a un piano per raggiungere gli obiettivi, lasciateci qualche giorno di tempo. Non sono il mediatore, sono il riformatore del Paese.” ha poi concluso.

Zingaretti, però, si focalizza sul taglio delle tasse: “Non ripetiamo gli errori del passato che hanno creato povertà, paura e rabbia. Dobbiamo puntare alla crescita. Sviluppo e giustizia sociale devono camminare insieme. Tagliare le tasse a chi guadagna poco è importante per i consumi che sono fermi e perché in troppi non ce la fanno ad arrivare a fine mese. È giusto non aumentare l’IVA, non è corretto scaricarne i costi con tagli ai Comuni lasciando di nuovo soli i Sindaci o facendo cassa ignorando la condizione della povera gente che ha bisogno di stipendi più alti.