16 Febbraio 2021 - 09:55

Martedì Grasso, origini e curiosità sull’ultimo giorno di Carnevale

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L’ultimo giorno di Carnevale, il giorno in cui si abbandonano i piaceri del buon cibo in favore della penitenza prima della Pasqua, si chiama Martedì Grasso. Ecco alcune curiosità su questo nome

Carnevale, carnem-vale: addio alla carne (vale, tipico saluto latino). Questa l’esatta etimologia del termine che accompagna questo periodo dell’anno, caratterizzato dai primi raggi luminosi dopo un lungo e grigio inverno. I giorni di festa, in cui grandi e bambini si travestono con classiche o sempre più stravaganti maschere, terminano il giorno di Martedì Grasso. Ma cosa significa, esattamente questo nome? Martedì grasso è il giorno che porta via con sé la cosiddetta “settimana grassa” (iniziata il giovedì precedente), gli ultimi giorni in cui, secondo i precetti cattolici, è possibile gozzovigliare a tavola prima dell’inizio della penitenza.

Il giorno successivo al Carnevale è, infatti, il Mercoledì delle Ceneri, quella ricorrenza religiosa che segna l’inizio dei quaranta giorni di Quaresima. In questo periodo, che culmina con la Santa Pasqua, i fedeli sono chiamati al rigore – specialmente a tavola – ed evitano il consumo di carne ogni venerdì. I quaranta giorni ricordano il periodo in cui Gesù vagò nel deserto dopo il battesimo nel fiume Giordano.

Da qui la nascita del termine Carnevale che significa, letteralmente, “addio alla carne”, ritenuto un cibo per ricchi e simbolo, per alcune culture e religioni, di peccato o sacrificio.

Il Carnevale Ambrosiano

Se l’intera comunità cattolica è unita nel considerare la fine del carnevale il giorno di Martedì Grasso, nelle zone che fanno parte dell’arcidiocesi di Milano c’è un’usanza differenze. Qui, infatti, si è abituati a seguire il calendario ambrosiano, che prevede il termine delle festività la prima domenica successiva al mercoledì delle ceneri. Di conseguenza, solo in questo caso, il Carnevale Meneghino inizia e termina più tardi rispetto agli altri posti. Purtroppo, per assistere ai meravigliosi spettacoli di Venezia, Rio o New Orleans, per tornare a vivere le meravigliose usanze carnascialesche a cui tutti siamo abituati, bisognerà attendere il prossimo anno a causa delle restrizioni che, giustamente, hanno impedito qualsiasi forma di ritrovo.