Maternità, Governo: “Sostenerla con una nuova narrazione”
All’Auditorium della Conciliazione di Roma è stata aperta la quarta edizione degli Stati generali della natalità
Il Governo intende sostenere la maternità: il “sostegno alla famiglia e alla natalità” è il primo punto del programma elettorale con cui Fratelli d’Italia si è presentato alle politiche del 2022 per rendere – come disse Giovanni Paolo II – “una Nazione veramente sovrana e spiritualmente forte”.
Inizialmente, il programma prevedeva l’introduzione del quoziente familiare (una tassazione progressiva sulla base del numero dei figli, introdotta solo in parte), l’aumento dell’assegno unico, inserito nell’ultima legge di bilancio, e la riduzione dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia, che invece è aumentata dal 5 al 10%. Ma la vera rivoluzione del governo sul tema della denatalità, annunciata più e più volte, è il “cambio di narrazione”, che trova spazio anche agli Stati generali della natalità in uno dei panel principali, tenuto da un parterre di giornalisti e intitolato proprio “Natalità e narrazione”.
Il capo del Governo, Giorgia Meloni, l’ha ribadito più volte: “Nessun intervento concreto è sufficiente se non si cambia la narrazione che per anni ha detto che avere un figlio avrebbe compromesso i tuoi sogni, la tua realtà, addirittura la tua bellezza”, auspicando una società dove fare il padre non sia fuori moda e essere madri sia un valore socialmente riconosciuto e valorizzato, anche custodito”.
Stati Generali della Natalità
All’Auditorium della Conciliazione di Roma è stata aperta la quarta edizione degli Stati generali della natalità. Lo scopo di questa manifestazione è perfettamente in linea con gli obiettivi e soprattutto la retorica meloniana in tema di crisi demografica: per superarla, basterebbe cambiare “narrazione”. In altre parole, convincere le donne a fare figli.
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