7 Ottobre 2019 - 12:53

Matteo Renzi rilancia sul Family Act: ecco cosa prevederebbe

renzi, brunetta

Alla prossima edizione della Leopolda, Matteo Renzi potrebbe presentare il “Family Act” di Italia Viva a firma della ministra Elena Bonetti

C’è la ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti dietro al provvedimento che promette un riposizionamento elettorale di Matteo Renzi dopo lo strappo col Pd e la nascita di “Italia Viva”: il Family Act, provvedimento con il quale il leader fiorentino intenderebbe dare una scossa ai consumi delle famiglie (che hanno subito un”importante battuta d’arresto nei 14 mesi di Governo giallo-verde) e incrementare la natalità, mai così bassa nel nostro Paese dal 1861.

In più, il Master of Ceremony della prossima Leopolda intende intercettare l’elettorato deluso dall’alleanza Di Maio-Salvini: coloro che, ovvero, non hanno beneficiato nè del reddito di cittadinanza, nè della possibilità di andare in pensione con Quota 100.

In dettaglio

Il Family Act di Matteo Renzi prevederebbe l’erogazione di un assegno unico per tutti i lavoratori e per tutte le fasce di reddito fino a 100mila Euro lordi, pari a 240 Euro per ogni figlio a carico, che poi scenderebbe ad 80 (cifra “feticcio” dei provvedimenti renziani) fino ai 26 anni.

Il provvedimento, infine, ridisegnerebbe gli estremi del cosiddetto congedo parentale: in particolare quello dei papà lavoratori (sia dipendenti che liberi professionisti) salirebbe a 10 giorni, in linea con la direttiva europea. La legge attualmente in vigore ne prevede invece 5 e solo per i lavoratori dipendenti.

Renzi (ma a dire il vero anche il Governo) pensa poi ad aumentare il numero degli asili nido sul territorio italiano e ad abbassare le rette degli stessi.

Le risorse

Per quel che riguarda le risorse, Renzi si augura che i 2,5 milioni di Euro risparmiati dal cuneo fiscale possano costituire la cassa del suo Family Act: ma l’ipotesi è piuttosto remota visto che non solo il Governo ha già definito le sue priorità (abbassamento dell’Iva e lavoro) ma anche perchè un provvedimento in materia di famiglie sul tavolo c’è già ed è a firma degli esponenti Pd Graziano Delrio e Tommaso Nannicini.