10 Giugno 2015 - 17:41

Meeting del Mare, il reportage della XIX edizione

Grande successo anche per questa diciannovesima edizione del Meeting del Mare, la kermesse musicale che si svolge ogni anno a Marina di Camerota

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Interiorità, questo il tema scelto per questa edizione dal patron della manifestazione Don Gianni Citro, che dal 1996 porta avanti i preparativi e l’organizzazione di una delle rassegne musicale più seguite del Sud. Un input a guardarsi dentro, ad andare oltre le fragili apparenze, in un’epoca che tende sempre più a sminuire, sottovalutare e svalutare l’importanza dell’interiorità.

Meeting del Mare, il reportage della XIX edizione

Meeting del Mare, il reportage della XIX edizione

La manifestazione gratuita, che ogni anno riunisce e coinvolge migliaia di giovani nella splendida location di Marina di Camerota, in provincia di Salerno, dal 4 al 6 giugno 2015 ha ospitato piccoli e grandi nomi del panorama musicale italiano.

La kermesse è partita con una prima serata completamente dedicata al JAM camp e all’esibizione delle band emergenti, da cui nascerà la “MDM CompilAction”, un cd in più volumi con il meglio delle canzoni in scena al festival. L’idea, dicono dall’organizzazione

si inserisce nel tentativo del Meeting del Mare di dar vita ad un sistema di produzione e promozione “equo e musicale”, innovativo e sostenibile, in cui il festival smette di essere un “semplice” palco, diventando una “comunità” che mette a disposizione delle giovani realtà emergenti italiane tutte le competenze e le risorse di cui dispone.

Il 5 giugno, oltre ai gruppi emergenti, sul palco è salita una delle rock band più amate d’Italia: i Verdena, che hanno esordito con due brani tratti dal loro ultimo disco “Endkadenz”, tra cui il già famoso Un po’ esageri. La performance è continuata con diversi capolavori della loro carriera. Alla line up storica – Roberta Sammarelli (basso, tastiere e cori), Alberto Ferrari (voce, chitarra, pianoforte, tastiere) e Luca Ferrari (batteria, percussioni, synth e cori) – si è aggiunto per questo tour il chitarrista Giuseppe Chiara. Con Nevischio‘, ‘Angie‘ e ‘Canzone ostinata‘, i Verdena hanno poi proposto il momento acustico del live, tra i più intensi ed emozionanti del concerto.  A chiusura ‘Il caos strisciante‘, ‘Luna‘ e ‘Funeralus‘.

Meeting del Mare, il reportage della XIX edizione

Meeting del Mare, il reportage della XIX edizione

Le esibizioni live sono poi continuate al Lido Del Poggio, con un secret concert dei Kutso e uno showcase de La Rua Catalana, band emergente campana dal sound folk e pop dalle sonorità brit. Ospite d’eccezione della jam session finale è stata proprio Roberta dei Verdena.

Nonostante il maltempo, che ha bagnato di pioggia tutti i pomeriggi della manifestazione, il pubblico è accorso numeroso ed entusiasta, soprattutto in occasione dell’ultima serata, dedicata ai concerti dei Kutso (reduci da un discreto successo allo scorso Sanremo Giovani) e de Lo Stato Sociale.

La felicità non è una truffa‘, ‘Cromosomi‘, ‘C’eravamo tanto sbagliati‘, ‘Sono così indie‘, ‘Mi sono rotto il cazzo’ e tanti altri brani della band bolognese hanno reso il live coinvolgente e grintoso, senza perdere di vista lo sfondo di denuncia sociale in chiave sarcastica sottesa alla maggior parte dei loro testi. Un manifesto in musica della situazione italiana contemporanea, che offre ogni giorno spunti di discussione più preoccupanti. La band ha chiuso il concerto difendendo Manifestazioni così importanti come il Meeting del Mare e le Notti dell’Aspide, simbolo d’identità e di unione dell’intera comunità.

Meeting del Mare, il reportage della XIX edizione

Meeting del Mare, il reportage della XIX edizione

Anche questa lunga nottata si è conclusa al Lido del Poggio, con l’esibizione del gruppo torinese Eugenio in via di Gioia, bella scoperta che il pubblico non voleva più far andare via, e che hanno ricevuto gli applausi anche dei componenti de Lo Stato Sociale, che hanno assistito all’intero concerto in spiaggia.

Un plauso anche allo spazio dedicato a mostre e installazioni, in cui sono state esposte le opere  “Massacri” di  Claudio Martinenghi, “Napoli 2015 nuova luce” a cura di Marcello De Masi, “Le cose di dentro” di Carlo Gentile e “Cilento interno” del fotografo Pio Peruzzini, mentre l’associazione l’Africa Chiama onlus, invece, ha presentato “In viaggio verso l’altro”: momenti di approfondimento e riflessione sui flussi migratori dall’Africa verso l’Europa e sui progetti umanitari realizzati in Kenya, Tanzania e Zambia.

Insomma, tre giorni ricchi di cultura, nuovi incontri e tanta buona musica, per una rassegna che alla sua 19esima edizione continua ad emozionare come se fosse la prima.

Foto e video a cura di Livio Siano

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