Come re-imparare a dire “Mi fido di te” secondo Jovanotti
Jovanotti ci ri-educa all’essere fragili, fallibili e umani insieme, cantando il toccasana per un mondo collegato sì, ma non col cuore
Merce rara la fiducia, specie in un mondo come quello di oggi nel quale ognuno è prigioniero di un famelico egoismo, ansiosamente preoccupato della propria roba. Sembra che abbiamo dimenticato, sulle nostre tavole sempre più smart, la vivanda più importante, la fiducia: ecco perché ascoltare “Mi fido di te” di Jovanotti, magari dopo una giornata di corse tra una linea della metro e il viso perennemente schiacciato sullo schermo del cellulare, risveglia i nostri sensi, ci riapre gli occhi sul mondo circostante, fatto di persone che, magari distrattamente, ci sorridono.
Tutto ritorna, come un nastro mandato in rewind. Dietro ogni sorriso c’è una storia, di rabbia, di stupore, di cui siamo chiamati a prenderci cura.
Dire “Mi fido di te” è davvero difficile, vuol dire caricare l’altro di una grossa responsabilità: accettare di noi stessi anche la parte più scomoda, slabbrata. La vera domanda però è: saremmo noi disposti a fare lo stesso? Il dubbio rimane, d’altronde la vera fregatura dei sentimenti sta nella reciprocità, o perlomeno, nel pretendere la reciprocità. Qualcuno c’è riuscito, perché ha accettato la natura umana e quindi fallibile dell’essere umano. Qualcun altro ha preferito trasformare invece, in una serie infinita di incroci il sogno di un percorso comune.
“Mi fido di te” di Jovanotti, il testo
Case di pane, riunioni di rane
vecchie che ballano nelle chadillac
muscoli d’oro, corone d’alloro
canzoni d’amore per bimbi col frack
musica seria, luce che varia
pioggia che cade, vita che scorre
cani randagi, cammelli e re magi
forse fa male eppure mi va
di stare collegato
di vivere di un fiato
di stendermi sopra al burrone
di guardare giù
la vertigine non è
paura di cadere
ma voglia di volare
mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
io mi fido di te
ehi mi fido di te
cosa sei disposto a perdere
Lampi di luce, al collo una croce
la dea dell’amore si muove nei jeans
culi e catene, assassini per bene
la radio si accende su un pezzo funky
teste fasciate, ferite curate
l’affitto del sole si paga in anticipo prego
arcobaleno, più per meno meno
mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
cosa sei disposto a perdere
mi fido di te
mi fido di te
io mi fido di te
cosa sei disposto a perdere
rabbia stupore la parte l’attore
dottore che sintomi ha la felicità
evoluzione il cielo in prigione
questa non è un’esercitazione
forza e coraggio
la sete il miraggio
la luna nell’altra metà
lupi in agguato il peggio è passato
mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
cosa sei disposto a perdere
eh mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
cosa sei disposto a perdere
“Mi fido di te” di Jovanottii: dove l’ho già sentita
Il pezzo è l secondo estratto dall’album Buon Sangue (2005) e sarà eseguito da Entico Ngiotti durante la finale di X Factor 11. Negli anni, molte cover di questo pezzo, specie nei talent show, sono state eseguite e QUI potete vederne l’evocativo video ufficiale.
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