Migranti, bomba devasta un edificio scelto per ospitarli
In provincia di Olbia, un agriturismo in disuso, destinato ad accogliere dei migranti, è stato fatto esplodere da un ordigno rudimentale
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Ancora una volta la questione dei migranti e della loro accoglienza in Italia, occupa le cronache nazionali. Stavolta, è accaduto che, un ordigno rudimentale, nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 novembre ha distrutto un agriturismo destinato a trasformarsi in un centro di accoglienza. La struttura in questione è “Le Querce”, situata in località Santa Reparata a Buddusò, in provincia di Olbia.
La bomba è stata fatta esplodere a poca distanza dalla seduta straordinaria del Consiglio comunale convocata proprio per discutere del probabile arrivo di un gruppo di migranti nel paese. L’agriturismo, in disuso da tempo, era stato segnalato e scelto dalla Prefettura di Sassari che l’aveva ritenuta una struttura idonea per ospitare i profughi.
Il clima, all’interno del Paese, era già teso e concitato da diverse settimane, poiché i cittadini da tempo contestavano la possibilità di nuovi arrivi. Intanto, dopo l’esplosione della bomba, i carabinieri di Buddusò hanno avviato un’indagine per ricostruire la dinamica esatta ed individuare i responsabili. Un episodio non isolato, visto che in Sardegna la tensione legata all’accoglienza è già altissima. Infatti, proprio la scorsa settimana, il prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, si è visto recapitare una busta contenente una lettera minatoria e due proiettili, chiaro tentativo intimidatorio per impedire la trasformazione dell’ex scuola di polizia penitenziaria di Monastir, nell’hinterland cagliaritano, in una struttura per l’ospitalità dei profughi.
Lo stesso edificio era stato colpito da un incendio la notte del 10 ottobre scorso. Dopo aver scavalcato la recinzione, ignoti erano penetrati nel locale che ospita la centrale idrica ed avevano appiccato il fuoco ad un quadro elettrico, per poi cospargere di benzina il locale caldaie dell’edificio principale facendolo esplodere.
“Non ci lasceremo intimorire da questo tipo di azioni – rispose il prefetto Perrotta, dopo l’accaduto – mentre confermiamo che il piano di accoglienza dei migranti va avanti grazie alla collaborazione fra istituzioni e società civile”.
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