14 Aprile 2016 - 23:37

In Austria nuovi controlli e barriere

L’Austria è pronta ad erigere barriere cautelative sul Brennero ed in Ungheria. Sono stati intensificati anche i controlli alle frontiere

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La questione migranti tiene banco in un’Europa poco coesa. Il continuo flusso migratorio sulle coste italiane pone l’urgenza di disciplinare la materia, e ognuno in Europa fa quel che può.

L’Austria propone l’erezione di barriere e maggiori controlli, intimando un fronte anche sul Brennero, se l’ondata migratoria in Italia dovesse ampliarsi.

In Austria nuovi controlli e barriere

“In caso estremo l’Austria potrebbe chiudere completamente il Brennero”. Queste le parole del ministro della Difesa austriaco Hans Peter Doskozil durante una riunione del suo partito, lo Spö, il partito del cancelliere, a Innsbruck”, precisando poi “Se l’Italia continuerà a far passare i migranti,– ha detto infatti il ministro- potremmo essere costretti a  chiedere alle autorità italiane di fare noi controlli anche sul suo territorio, se l’Italia farà come ci aspettiamo e la Germania farà come ci aspettiamo, avremmo un grande problema. Perché se l’Italia lascerà passare i migranti e la Germania comincerà a respingerne sempre di più ai suoi confini, l’Austria rischierebbe di trasformarsi in una sorta di sala d’attesa. Per questo dobbiamo andare in offensiva”.

Il tetto massimo di richiedenti asilo politico in Austria è salito dall’inizio dell’anno, sfiorando i 17.000, l’Austria ha avviato i lavori per la costruzione di una barriera lunga 250 metri, in grado di contenere il flusso migratorio proveniente dall’Italia.

Non si sono fatte attendere le proteste, dalla Farnesina è giunto il commento duro del ministro Gentiloni, in visita al Salone del mobile di Milano, che  ha parlato di “atto molto grave, negativo per l’economia e brutto segnale per l’Europa”. Vedremo di che cosa si tratta – ha proseguito il ministro – se si tratta di parole, non ci saranno conseguenze sul terreno. Se, invece, ci saranno muri significherà aver dimenticato che i problemi vanno affrontati insieme”.

Parole di rimprovero sono arrivate anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dall’Italian-German High Level Dialogue, che si è così espresso: “Le barriere sono una zavorra,  “Abbiamo lavorato 70 anni per abbattere i muri che dividevano l’Europa: non possiamo lasciare che si rialzino, creando diffidenze e tensioni laddove, al contrario, servono coesione e  fiducia”.

Anche l’ex presidente Giorgio Napolitano ha commentato negativamente l’ipotesi austriaca, intervenendo su Repubblica: “Abbandonarsi a previsioni catastrofiche non porta da nessuna parte. Guai se ci si lascia andare sempre più alla demagogia populista e alla ricerca di false soluzioni per problemi complessi come quello dei migranti. Passi indietro come la barriera al Brennero non sono degni della nostra storia comune”.

Le prossime settimane vedranno dunque un infittirsi della questione e un alternarsi di posizioni a sfavore e a favore della soluzione austriaca, così come positivo è stato il commento degli esponenti leghisti italiani, “Solidarietà nei confronti del governo austriaco, sotto attacco per la questione dei migranti”, ha detto il consigliere regionale della Lega Nord Maurizio Fugatti.

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