3 Gennaio 2020 - 11:11

Milan, la presentazione di Ibrahimovic in conferenza stampa

Ibrahimovic, kjaer

Zlatan Ibrahimovic si ripresenta in conferenza stampa: “Non sono una mascotte, non sono arrivato per ballare accanto al Diavolo”

Zlatan Ibrahimovic ha da poco iniziata la sua terza vita in Serie A. Lo svedese si è ripresentato in conferenza stampa, rispondendo alle molte domande dei giornalisti. Al termine della presentazione l’attaccante ha salutato anche i tifosi, che lo aspettavano per un saluto.

IL RAPPORTO CON I TIFOSI

La prima domanda rivolta a Ibrahimovic è sul suo rapporto con la tifoseria e se si sente un leader: “Lo sento, ho un bel rapporto con i tifosi e l’ultima volta che sono stato qui sono stato molto bene. Anche ieri l’accoglienza è stata positiva, è importante che i tifosi ci sostengano. Il 50 per cento di quello che facciamo è merito dei tifosi. Se ci supportano, è tutto più facile. Sono pronto e spero di giocare la prossima partita”.

QUANDO HAI DECISO DI RITORNARE AL MILAN?

“Dopo l’ultima partita con i Galaxy, ho ricevuto una telefonata da Paolo Maldini e ci siamo confrontati su idee e progetti per il futuro. A 38 anni ho avuto più richieste di quando ne avevo 28. Io sono stato onesto: cercavo una proposta che mi facesse crescere l’adrenalina per far uscire il massimo. A quest’età non giochi per soldi. Ho parlato anche con Boban, poi è passato un mese. Dopo la partita contro l’Atalanta ci sono state tante chiamate. Non è stata però una decisione difficile: quando ho lasciato il Milan non volevo andare via, mi sono adeguato. Ora sono di nuovo qui e farò di tutto per migliorare le cose”. 

I FUTURI COMPAGNI DI REPARTO

“Le pressioni al Milan sono altissime, lo so bene. Secondo me si può e si deve fare di più. Se giochi al Milan non lo fai perché sei fortunato. Lo fai perché devi produrre risultati”.

LA CONDIZIONE FISICA

“Sto bene, mi sono allenato, ora mi manca toccare il pallone. Secondo me sono pronto”.

UNA PILLOLA SU RONALDO E KULUSEVSKI

“Con Cristiano è bello ritrovarsi in Serie A. Vediamo cosa succede. Sicuramente è positivo. Di Dejan ho sentito belle cose, anche se ho visto poche partite per il fuso orario tra Italia e States. Quando arriverà in un grande club, capirà tutto quello che serve fare per stare a un livello top nel calcio mondiale“.