27 Gennaio 2018 - 09:24

Milano, il Policlinico apre al pubblico l’Archivio Storico e il Sepolcreto della Ca’ Granda

Ca' Granda

Sarà inaugurato oggi lo speciale itinerario “Ar.Se – Il Percorso dei Segreti” alla scoperta del patrimonio storico e artistico della Ca’ Granda

Tra i più antichi ospedali italiani, la Ca’ Granda di Milano, si configura come un vero e proprio tesoro nascosto di arte e storia seicentesca.

Da oggi, 27 gennaio, l’Archivio Storico e il Sepolcreto della Ca’ Granda apriranno al pubblico in un itinerario dal nome “Ar.Se – Il Percorso dei Segreti” curato dal Gruppo MilanoCard e promosso dal Policlinico di Milano. Un patrimonio artistico senza eguali quello dell’Archivio Storico colmo di documenti antichi, pergamene e lettere di personaggi illustri. Arricchito dalla volta seicentesca dipinta dal “Volpino”, nome d’arte di Paolo Antonio de’ Medici, il salone dell’Archivio, denominato anche “Capitolo d’Estate”, è stato sede di riunioni del consiglio dell’amministrazione ospedaliera.

Il Sepolcreto, situato invece in profondità, al di sotto della Cripta della chiesa della Beata Vergine Annunciata, conserva i resti di circa 150 mila pazienti deceduti nel XVII secolo. È nel Sepolcreto che vennero custodite le spoglie delle vittime delle Cinque Giornate di Milano trasferite poi, a seguito dell’Unità d’Italia, nel monumento della piazza ad essi dedicata.

Il percorso

L’itinerario proposto sarà disponibile ogni giorno nelle ore pomeridiane e serali e da febbraio la visita sarà accompagnata da un ricco programma di eventi realizzati in collaborazione con Neiade. Milano Tours: musica antica, storie macabre e oscure, curiosità da scoprire tra i libri e i documenti del vecchio Spedale di Poveri.

Il percorso proporrà, inoltre, incontri virtuali con i misteriosi protagonisti della Galleria dei Benefattori, la collezione di ritratti, solitamente non visibili al pubblico, che l’Ospedale ha commissionato ininterrottamente dal 1602 per ricordare i sostenitori delle innumerevoli attività.

Tra le opere d’arte si sottolinea la presenza dei capolavori di Salomon Adler, Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, Francesco Hayez, Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Massimo Campigli, Carlo Carrà, Emilio Tadini.

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