Mimmo Lucano, revocato il divieto di dimora: può tornare a Riace
L’incubo per Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, è finito. La sentenza del tribunale di Locri ha revocato il divieto di dimora disposto per l’inchiesta Xenia
Finalmente, un altro atto ingiusto è stato revocato. Con l’avvenuto “scambio di Governo” tra Partito Democratico e Lega nell’alleanza con il Movimento 5 Stelle, vecchi “perseguitati” da Matteo Salvini tornano ad avere il via libera. Tra questi, c’è anche l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano. A stabilire la sentenza è stato il Tribunale di Locri. Quest’ultimo ha revocato il divieto di dimora a Riace disposto nei confronti dell’ex sindaco nell’ambito dell’inchiesta “Xenia”. Il sindaco è libero.
Nelle scorse settimane l’ordine di divieto di dimora emesso dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria nei confronti di Mimmo Lucano era tornato alla ribalta grazie all’appello del Comitato Undici Giugno. Il Comitato si è battuto e ha rivolto un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché venisse ritirato il divieto di permesso per andare a trovare il padre gravemente malato dell’ex sindaco. Il Tribunale di Locri ha dunque accettato la richiesta presentata dagli avvocati difensori di Domenico Lucano, Antonio Mazzone e Andrea Daqua.
“Sono felice. Tornerò subito a Riace per rivedere mio padre e casa mia. Finalmente posso tornare a casa, sono soddisfatto ed emozionato per la decisione del Tribunale.” ha dichiarato alla fine l’ex sindaco di Riace. Giustizia è fatta, come si suol dire. Una delle vittime/avversari preferiti da Salvini, alla fine, ha avuto la sua personale vittoria. Al contrario dell’ex ministro dell’Interno leghista, che è stato tagliato fuori.
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