9 Dicembre 2015 - 16:50

Mistero ad Asti, in centro si aggira il fantasma del Re

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Ghost hunters al lavoro da alcuni giorni nel capoluogo piemontese, dove almeno sette persone hanno dichiarato di aver visto il fantasma dell’ex Re d’Italia Umberto II, il “Re di maggio”

[ads1] Quelli che hanno visto il fantasma, lo hanno descritto come elegante e ben educato, proprio come si conviene a un sovrano.

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Mistero ad Asti: il fantasma di Re Umberto per strada

Sono tutti dipendenti del Comune, e lo hanno visto per almeno quattro volte, sempre all’ora di cena: si tratta dell’ultimo Re d’Italia Umberto II, il “Re di Maggio” e unico “Luogotenente Generale del Regno“, morto in esilio a Ginevra, in Svizzera, nel 1983.

Il fantasma si sarebbe qualificato come “Principe di Napoli“, un titolo che, in verità, l’ultimo sovrano non possedeva, perché appannaggio di suo padre Vittorio Emanuele III, ed avrebbe chiesto informazioni su una famiglia proprietaria di un palazzo nei pressi di Corso Vittorio Alfieri.

Tanto é bastato affinché ad Asti venissero chiamati d’urtenza i membri del “National Ghost Uncover” di Riccione, una sorta di Ghost Hunters all’italiana, affinché indagassero sul fatto.

Coordinati dal direttore Massimo Merendi, gli acchiappafantasmi sono al lavoro proprio in queste ore, ma dal tempo della prima apparizione di quest’anno, risalente al 26 novembre, non c’é stata ancora una spiegazione plausibile al fenomeno.

La voce, intanto, ha cominciato a circolare, e allora si é saputo che é dal 2011 che il Re d’Italia si fa vedere in diverse occasioni, peraltro cercando il palazzo in questione citando il vecchio numero civico, non più in uso da parecchi anni.

Alcuni hanno dichiarato persino che Umberto avrebbe dichiarato di essere pronto a ripresentarsi nell’ormai prossimo 2016, mentre altri dipendenti del Comune hanno riportato di aver visto delle ombre nelle sale del municipio astigiano.

Comunque finirà la storia, questa del Re é sicuramente una storia curiosa, una che stavolta non viene dall’Inghilterra delle brughiere o dalla Scozia dei castelli, bensì dal cuore della provincia italiana, in una città che, forse, quel Re non l’ha mai dimenticato. [ads2]